“Liquidazione Ato da chiudere prima possibile”, Conti: “Greco sposta la questione, è grave”

 
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Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti e il presidente Srr Vincenzo Marino

Gela. Le distanze nette tra i sindaci dell’Ato rifiuti si sono fatte sentire anche ieri, quando l’assemblea è rimasta paralizzata per l’assenza del sindaco Lucio Greco e del riferimento del Libero Consorzio di Caltanissetta. I primi cittadini di Niscemi, Delia, Butera, Mazzarino, Sommatino e Riesi, sono stati netti nel biasimare le mosse dell’avvocato Greco, fermamente convinto dell’efficienza del lavoro svolto dal commissario Giuseppe Lucisano, invece contestato dai sei sindaci che hanno chiesto di discutere della sua revoca. Greco ha parlato di “toni denigratori” usati dal primo cittadino niscemese Massimiliano Conti. Il sindaco di Niscemi, infatti, proprio ieri ha spiegato che l’intento di Greco è di “mantenere lo status quo” di una “liquidazione non liquidazione”. Per i sei sindaci, è “Greco che vuole mettere le mani sull’Ato”. Conti ribadisce il concetto e teme che la situazione finanziaria di diversi Comuni dell’ambito possa procrastinare all’infinito una liquidazione fin troppo onerosa.

“Abbiamo ribadito al sindaco Greco la necessità di provvedere alla liquidazione della società Ato, che da anni protrae la gestione. Nel 2023, tre Comuni soci sono andati in dissesto finanziario, Niscemi Mazzarino e Gela. Soprattutto la situazione di Gela, che conta un debito verso Ato di quasi 18 milioni di euro, preoccupa. Pertanto, con le procedure del dissesto questo debito potrà essere saldato solo alla fine dell’iter e ci vorranno anni – dice Conti – quindi se non viene presa la decisione proposta dai sei sindaci va da sé che questa società non potrà esser liquidata prima di altri  cinque anni. Questo lo abbiamo e l’ho proposto, ma si fa finta di nulla. Perché ribadisco che è grave che si voglia mantenere lo status quo. Non c’entrano le ricostruzioni giuridiche, peraltro mai condivise e mai messe nere su bianco portate avanti da Greco. Servono buonsenso e responsabilità. Invece veniamo accusati di voler mettere le mani su cosa? Su impianti degli stessi Comuni?”. Secondo il sindaco di Niscemi si vuol far passare in secondo piano proprio questo aspetto. La liquidazione va chiusa prima possibile. “Si vuol far passare una narrazione diversa per spostare il vero problema, le lungaggini certe di una gestione che comunque ha un costo. Ci hanno spiegato – conclude Conti – che la liquidazione era pronta, ma ancora devono sottoporci il bilancio 2022. Di cosa parliamo? Ci prendono per fessi? Sono pronto ad un confronto pubblico in qualsiasi sede, vedremo chi ha ragione”.

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