Gela. Il centrodestra locale riparte, dopo la frenata piuttosto fragorosa della scorsa settimana e i tanti sussulti palermitani? Lo scatto di reni decisivo non c’è ancora stato. Sembrava che il tavolo provinciale potesse dettare la linea ma i fatti palermitani e il ricorso giudiziario FdI hanno creato una situazione complessiva poco governabile. Lo scorso anno, i pezzi del centrodestra cittadino partirono in quarta ma poi, pian piano, la spinta si è allentata. Sulla carta, l’accordo di base prevede Forza Italia capofila a Caltanissetta e i meloniani di Fratelli d’Italia a guidare la coalizione in città. L’ufficialità vera e propria, ad oggi, non c’è. Non è neanche facile individuare nomi che possano mettersi alla testa dell’alleanza. Nessuno finora ha mai dato segnali di cedimento. In città, i rapporti interni vengono dati come assolutamente in linea con l’obiettivo della condivisione. I contatti si susseguono ma tutti guardano a tutti e si aspettano decisioni ufficiali dal tavolo provinciale, che forse potrebbe riunirsi di nuovo in settimana. “Fino adesso non ci sono scelte chiare – dice il consigliere comunale salviniano Emanuele Alabiso – non ci sono stati grandi sviluppi in nessuna della coalizioni. La Lega, sicuramente, rispetterà gli accordi e avrà un ruolo importante. La lista? Ci stiamo lavorando”. L’intesa nazionale con l’Mpa, in città, non è mai veramente decollata. I lombardiani sono nella giunta del sindaco Lucio Greco e l’avvocato non disdegnerebbe un progetto comune che riparta dall’esperienza attuale, per quella “continuità amministrativa” più volte tirata in ballo tra le fila della sua giunta. C’è stato un tentativo di approcciare i forzisti, con l’assessore regionale Marco Falcone, ma il partito provinciale è blindato. Gli autonomisti così come gli esponenti di Azione, a loro volta in giunta, garanzie al primo cittadino non ne hanno mai date ma se non dovesse manifestarsi un accordo granitico nel centrodestra, nulla è da ritenersi scontato. Gli esponenti dell’Mpa e le liste dell’ex parlamentare Ars Pino Federico sono fattori da non trascurare negli equilibri elettorali. Qualcuno già dice che l’eventuale data di giugno per le amministrative, con l’election day e l’accoppiata Comune-europee, potrebbe essere “una manna dal cielo”, dando la possibilità di avere un margine temporale maggiore per le decisioni. Intorno a Fratelli d’Italia e Forza Italia, si muovono gli altri pezzi della potenziale alleanza, i leghisti così come i cuffariani della Dc. Nessuno si tirerebbe indietro qualora si aprissero spazi per un’eventuale candidatura a sindaco.
“La Lega sarebbe pronta come lo è stata cinque anni fa”, sottolinea Alabiso. Un accordo generale non è a portata di mano. La settimana che si apre dovrebbe portare in dote i nomi dei potenziali candidati a sindaco dell’agorà con progressisti, civici e moderati. Il centrodestra cercherà di riprendere il filo del discorso, se ce ne saranno i presupposti.