Gela. “Cirignotta venga in direzione a spiegare le sue ragioni”. A poche ore dalla riunione convocata dal segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, fissata per questa mattina, il deputato regionale Giuseppe Arancio e il vice capogruppo in consiglio comunale Carmelo Orlando rivelano alcuni particolari
dell’incontro tenutosi ieri mattina. Insieme a loro c’era proprio il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta, in rappresentanza degli altri consiglieri dissidenti Romina Morselli e Salvatore Gallo.
“Le decisioni si prendono in segreteria e in direzione”. Da settimane, i tre contestano le modalità di gestione del partito. Cirignotta è stato netto, sostenendo la necessità di azzerare tutto, ad iniziare dalla segreteria di Di Cristina. “Ho spiegato a Cirignotta – dice Arancio – che in realtà lui rappresenta solo sé stesso. Ho spiegato che non è lui a dettare la linea. Ho spiegato che le decisioni si prendono in segreteria e in direzione. Ho spiegato che il partito non va avanti in base ai suoi desiderata. Ritenevo che avesse compreso, invece, evidentemente, non è stato affatto così. Lo invito, insieme agli altri consiglieri che hanno sollevato dubbi sulla gestione del partito locale, a spiegare tutto in direzione. Dobbiamo capire che, anche senza consiglieri, il Pd continuerà ad essere presente in città, è l’unico vero partito rimasto. Lo abbiamo incontrato non per fare da ambasciatori ma per chiarire le ragioni del partito”.
“Vuole rassicurazioni sulle primarie”. Ancora più esplicito è il vice capogruppo Carmelo Orlando, insieme al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, rimasto fedele alla linea Di Cristina. “Cirignotta ha voluto rassicurazioni sulle primarie, soprattutto rispetto alla futura candidatura a sindaco – dice – non vedo dove stia il problema. Le primarie sono uno strumento fondamentale del Pd e non è necessario Cirignotta per metterlo in chiaro. Nessuno ha mai voluto negare questa possibilità”.
