Gela. Il dibattimento è stato aperto, davanti al collegio penale del tribunale, e alla prossima udienza potrebbe essere sentita anche la giovane donna che denunciò
di essere stata violentata dai tre imputati.
I tre sono a processo. Le accuse vengono mosse dai magistrati della procura, rappresentati in aula dal pm Eugenia Belmonte. La donna arrivò in stato di shock al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Era il dicembre di tre anni fa e, inizialmente, dichiarò di essere stata violentata sull’auto di uno degli imputati. Negli scorsi mesi, è arrivato il rinvio a giudizio. Adesso, i tre, tutti giovani, risponderanno alle accuse proprio davanti al collegio presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta. I difensori, gli avvocati Mariella Giordano, Calogero Giardina, Stefano Damante e Arturo Carrabino, hanno esposto le rispettive richieste istruttorie. Nel corso delle indagini, avviate dai carabinieri e dai magistrati della procura, vennero effettuati diversi rilievi sull’auto. In realtà, emersero “tracce miste” riconducibili sia a uomini che a donne. A questo punto, le parti attendono di ascoltare in aula le dichiarazioni della donna che, comunque, non si è costituita parte civile.