Gela. Lo scorso dicembre, c’era stato il rinvio a giudizio. Per il minore accusato di aver sparato in via Petrarca, la notte di Capodanno del 2022, ieri si è aperto il dibattimento, davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta. L’accusa è di tentato omicidio. Per i pm, sarebbe entrato in azione, impugnando una pistola, proprio con l’obiettivo di uccidere. Un trentenne rimase ferito ad una gamba ed ebbe bisogno delle cure dei medici dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. L’imputato, in base alla ricostruzione degli inquirenti, arrivò nella zona in sella allo scooter condotto da un altro giovane, poco più che maggiorenne. Le parti hanno esposto le rispettive richieste di prova. Da quanto emerso, il raid sarebbe scattato dopo una prima colluttazione. Un familiare del minore sarebbe stato pesantemente apostrofato e strattonato. Sarebbe stata la stura per agire e sparare, secondo gli inquirenti come forma di ritorsione.
Il giovane, assistito dall’avvocato Davide Limoncello, in fase di indagine ammise di aver esploso i colpi di arma da fuoco. Ha negato però la volontà di uccidere. Secondo la difesa mirò alle gambe, proprio allo scopo di intimidire e ferire ma non per uccidere. Ad aprile saranno sentiti i primi testimoni. Una parte dell’azione fu ripresa da sistemi privati di videosorveglianza, collocati nella zona.