Gela. “Vogliono un dibattito sulla mia eventuale revoca? Sono pronta a convocare una seduta monotematica. Per il resto, non voglio fare polemiche inutili”. Le nuove firme. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia risponde così dopo le nuove firme apposte sulla richiesta. A Carmelo Casano, Cristian Malluzzo, Giuseppe Guastella e Giovanni Panebianco si sono aggiunte Sara Bonura, Sandra Bennici e Romina Morselli, esponente del Pd, ovvero lo stesso partito del presidente. Quindi, ci sono i numeri per portare in aula consiliare la richiesta di revoca. “Evidentemente – continua Alessandra Ascia – avranno le loro ragioni. In aula, darò spiegazioni anche in merito alla legittimità di questa eventuale revoca”. Di certo, il carico pesante, almeno a livello politico, arriva dalla firma di Romina Morselli che, insieme al capogruppo democratico Vincenzo Cirignotta e all’altro consigliere del Pd Salvatore Gallo, aveva già firmato un documento molto critico rispetto alle modalità di gestione del partito in città.
Gallo si sgancia. I tre hanno contestato il “partito di famiglia” che sarebbe gestito dal segretario Peppe Di Cristina. La firma di Romina Morselli sulla richiesta di revoca appare proprio un messaggio indirizzato ai fedelissimi di Di Cristina, compresa Alessandra Ascia. Il segretario preferisce attendere e non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla revoca del presidente Ascia. In realtà, almeno su questo fronte, tra i “ribelli” non sembra esserci unità di vedute. “Non sono per la revoca del presidente Alessandra Ascia – dice Salvatore Gallo – confermo tutte le mie perplessità sulle modalità di gestione del partito in città, ma non ho mai spinto per la sfiducia al presidente del consiglio comunale”.