Gela. La ricusazione dei giudici di appello, avanzata dalle difese degli imputati nel giudizio bis legato all’inchiesta antidroga “Boomerang”, non è stata accolta e gli stessi legali si sono rivolti alla Corte di Cassazione. Ragione che ha indotto ad un rinvio al prossimo marzo. Gli imputati optarono per il giudizio abbreviato. Dopo le condanne nei primi due gradi di giudizio, ci fu l’annullamento disposto proprio dalla Cassazione, con rinvio ancora alla Corte d’appello. I giudici nisseni si erano già espressi contro il concordato proposto dalle difese che a loro volta hanno proceduto con la ricusazione, non accolta. La questione si sposta davanti ai magistrati capitolini. In questo filone processuale, furono condannati Giacomo Gerbino, ritenuto l’organizzatore del traffico; Virgilio Terranova e Salvatore Valenti, indicati come canali catanesi delle sostanze stupefacenti; il vittoriese Fortunato Vella che avrebbe assicurato l’appoggio nella zona del ragusano; Gaetano Renna (che ha proposto ricorso straordinario in Cassazione) e Bartolomeo Palmieri (in continuazione con una precedente sentenza); Giovanni Tumino, Salvatore Raniolo, Giuseppe Iapichello e Carmelo Pelligra (l’unico al quale non viene contestata l’associazione). La Corte definì il concordato per la posizione di Gianfranco Vasile. Sono rappresentati dai legali Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio, Giacomo Ventura, Raffaela Nastasi, Vittorio Giardino, Paola Carfì, Giuliano Dominici, Davide Limoncello, Angelo Cassone, Saverio La Grua, Matteo Anzalone, Calogero Vinci, Filippo Pino e Dario Polizza Favarolo.
In settimana, in aula ci sarà anche il giudizio d’appello per un’altra costa processuale scaturita dal blitz. In questo caso, è stata la difesa di Salvatore Graziano Biundo, con il legale Salvo Macrì, ad aver sollevato la ricusazione. Sono imputati inoltre Salvatore Gambino, considerato tra i principali riferimenti del traffico di sostanze stupefacenti (è difeso dal legale Filippo Spina); Rocco Carfì (rappresentato dal legale Flavio Sinatra); Giuseppe Celona, Salvatore Piva ed Emanuele Iapichello.