Gela. Un supporto per i novantasei lavoratori dell’area di crisi locale che negli anni sono rimasti fuori dal ciclo produttivo. Questa mattina, una delegazione, con gli operai Enzo La Cognata e Antonino Romano, e il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, sono stati ricevuti, in Regione, dall’assessore Nuccia Albano e dal riferimento della sua segreteria, Giacomo Scala. Gli operai e Sammito hanno sostenuto le ragioni dei lavoratori dell’area locale che percepiscono una mobilità in deroga, ormai esigua, non superiore a circa 450 euro al mese. Hanno illustrato invece la proposta fatta propria dalla Regione Sardegna, che a breve erogherà un’indennità integrativa ai 436 operai dell’area di crisi di Portovesme e Porto Torres. Il governo regionale sardo, con propria legge, ha previsto un fondo complessivo, per il 2023 e per il 2024, di oltre due milioni di euro, da concentrare esclusivamente sulle indennità che verranno erogate ad integrazione della mobilità in deroga.
“L’assessore Albano si è messa subito a disposizione e la ringraziamo per l’approccio, molto vicino ai tanti problemi che vivono i lavoratori dell’area di crisi complessa di Gela – dicono Sammito e gli operai presenti – purtroppo, la condizione dei novantasei lavoratori non è delle migliori. Molti hanno più di cinquant’anni e dopo essere usciti dal ciclo produttivo, soprattutto di raffineria, hanno trovato difficoltà enormi per ricollocarsi. La mobilità in deroga è una delle poche forme di sostegno ma gli importi sono bassi e la dignità di tutti va garantita. Pensiamo che l’esempio della Sardegna sia attuabile e l’assessore farà i passi istituzionali necessari”. Il percorso dell’area di crisi locale non è mai stato lineare e nel tempo è mancato soprattutto un processo strutturato che permettesse ai lavoratori di riqualificarsi per trovare nuova occupazione.