Gela. La Cgil pronta a mobilitarsi sul territorio contro le decisioni, reputate “anti-meridionaliste”, adottate dal governo Meloni. È emerso durante l’assemblea generale tenutasi in città, in presenza del segretario generale regionale Alfio Mannino. “La fase che stiamo attraversando è davvero di straordinaria gravità. E’ ormai chiaro a tutti che il governo nazionale continua a sottrarre risorse al Mezzogiorno e il provvedimento sull’autonomia differenziata votato al senato in questi giorni ha segnato la linea che questo governo intende proseguire a danno del Mezzogiorno e soprattutto della nostra Regione. A quasi un anno di distanza dalla grande manifestazione regionale promossa a Caltanissetta dalla Cgil e dalla Uil contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, che ha portato in piazza migliaia di lavoratori, cittadini e associazioni per dire no ad un progetto istituzionale che non parla di coesione sociale, di eguaglianza e di sviluppo, il governo regionale continua a tacere e a subire.Non solo il taglio del Pnrr, del Fondo di coesione e di sviluppo, ma ha permesso l’ennesimo scippo alla Sicilia, lasciando che anche le risorse del Fondo perequativo ci venissero sottratte, somme che dovevano bilanciare l’autonomia differenziata. Una classe politica che si appassiona più alla ripartizione delle poltrone in sanità o ad elargire risorse a sagre e sacrestie, piuttosto che a pensare ai reali problemi dei siciliani. Di certo è facile comprendere che con l’autonomia differenziata i divari territoriali già in essere si allargheranno ancor di più a danno di diritti come la salute, l’istruzione, la mobilità, il lavoro e lo sviluppo e in più ciò che si determinerà sarà un paese spezzettato. Ci ritroveremo di fronte a Regioni che decideranno se avocare a sé la sanità piuttosto che le politiche energetiche mentre altre Regioni sceglieranno altri tipi di materie. Tanti territori con competenze e funzioni diverse. Un paese diviso e spezzettato dal punto di vista sociale, culturale e istituzionale e un testo di legge in chiaro contrasto con le norme costituzionali E come se non bastasse si aggiunge anche la proposta del premierato. Tra premierato e autonomia differenziata si sta prefigurando il superamento definitivo della nostra Repubblica parlamentare e della nostra Carta Costituzionale, con il concreto rischio di riduzione degli spazi di partecipazione e di mediazione politica, istituzionale e sociale”, spiega il segretario confederale Rosanna Moncada.
L’Assemblea ha quindi definito una serie di mobilitazioni e iniziative che si dovranno avviare nel territorio a partire dai luoghi di lavoro, per portare avanti una campagna di informazione e diffusione contro le misure di stampo anti-meridionalista del governo Meloni. “Lo faremo insieme alle associazioni, ai cittadini, ai sindaci e a tutte quelle forze sociali che vorranno creare un fronte compatto”, aggiunge il segretario.