Caltanissetta. Il commissariamento dell’ente provinciale di Caltanissetta, nel percorso che dovrebbe condurre alla nascita dei consorzi di comuni, è legittimo. A dirlo, sono i giudici del tribunale amministrativo di Palermo che, in questo modo, hanno rigettato il ricorso presentato da due ex consiglieri provinciali nisseni, Giuseppe Sorce e Natale Ferrante.
Gli ex esponenti del civico consesso provinciale, infatti, avevano deciso di contestare la nomina a commissario dell’ente di Raffaele Sirico e, di conseguenza, la legittimità del decreto varato dal presidente della regione Rosario Crocetta lo scorso 24 aprile.
In sostanza, il commissariamento e lo svuotamento di poteri dell’ente provinciale non sarebbero in contrasto con il dettato della costituzione né con quello dello statuto regionale.
“L’articolo 15 dello statuto regionale – si legge nella sentenza redatta dai giudici amministrativi – in effetti sopprime, nell’ambito della declinazione delle autonomie territoriali, il livello provinciale; non confligge però con l’affermazione del principio di autonomia, stabilendo al secondo comma che “l’ordinamento degli enti locali si basa nella regione stessa sui comuni e sui liberi consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria”.
Un nuovo via libera ai consorzi di comuni che arriva dai giudici del tribunale amministrativo di Palermo dopo altre decisioni dello stesso tono. Per questa ragione, i magistrati palermitani hanno rigettato la linea impostata dai legali dei due ex consiglieri provinciali, tutta imperniata su una possibile “incostituzionalità sopravvenuta” dello stesso statuto regionale.