Gela. I grillini del Movimento cinquestelle hanno chiuso le “consultazioni” tra le forze dell’agorà politica, finalizzata all’alleanza fra progressisti, civici e moderati. Come spiegato dal vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, c’è la volontà di andare avanti ma individuare un candidato sindaco condiviso non pare affatto praticabile, almeno per ora. Ci sono più ipotesi e nessuno ha già deciso di appoggiare una delle proposte avanzate. Quasi ogni anima sostiene un proprio identikit di guida dell’alleanza. Come proseguire, allora? Di Paola non ha mancato di sondare il campo con tutti i pezzi dell’agorà. Dovrà fare una sintesi che possa aggregare ancora di più. “Io penso che sarà decisivo il metodo – dice l’ex segretario cittadino del Pd Guido Siragusa – si dovrà assicurare la massima coesione tra tutte le forze che stanno partecipando al progetto. Prima di arrivare al nome del candidato, è essenziale un metodo che non escluda nessuno. Ormai è chiaro che il centrodestra parte avanti perché, con un sistema piuttosto vecchio, ha già individuato il partito che si metterà alla testa della coalizione. Dovrebbe essere Fratelli d’Italia e quindi c’è uno sviluppo in più. Il nostro progetto invece dovrebbe puntare su esperienza e innovazione. Bisogna trovare un metodo che consenta ai cittadini di scegliere il candidato oppure comunque valutare altre soluzioni. Se non si rimarrà tutti insieme, sarà sicuramente una sconfitta e si rischia la marginalizzazione”. Siragusa non fa un riferimento diretto ma sembra chiaro che non esclude l’opzione delle primarie di coalizione. “Non sono io quello delegato a dare indicazioni alla coalizione – aggiunge – Di Paola sta facendo un ottimo lavoro ed è giusto che sia lui a fare la proposta. Ci sono tanti esponenti di valore, uomini e donne che possono dare un apporto consistente. Spero proprio che una donna avanzi la candidatura. Prima di definire una sintesi, sarebbe utile proporre un metodo di scelta condiviso”. L’ex segretario vorrebbe un’alleanza imperniata su temi e obiettivi comuni. “Soprattutto vorrei evitare che il candidato a sindaco possa significare allontanare altre forze – spiega inoltre – voglio dire, non si dovrà arrivare al punto che pochi gruppi possano escludere magari quelli che non si rivedono nel loro candidato a sindaco. Questo non deve accadere”.
L’amalgama non pare dietro l’angolo mentre Siragusa non rinnega nulla del suo rapporto con il Pd, costellato in quest’ultimo anno da picchi notevoli di tensione. “Non ho nulla di personale nei riguardi dalla dirigenza – conclude – pensavo che il Pd potesse essere in grado di guidare questo contesto politico. Se si fosse fatta chiarezza fin dall’inizio, forse ne avrebbe avuto la possibilità. Non pongo veti. Se mi inviteranno a partecipare, risponderò purché non ci siano astio o altro. Non ho mai lasciato il Pd e sono un componente della direzione provinciale. Questo non significa però che debba sentirmi tenuto a non dire ciò che penso. Continuerò a farlo”.