Gela. Anche quest’anno, in occasione dell’ 8 marzo, l’istituto comprensivo statale “Salvatore Quasimodo” ha voluto condividere con i suoi alunni la giornata dedicata alla donna organizzando una tre giorni.
I bambini, adeguatamente preparati dagli insegnanti, hanno incontrato per prime le donne della sezione locale dell’ Udi, coordinate dall’avvocato Giovanna Cassarà, che da sempre si impiegano nella realizzazione di un mondo più umano, rispettoso delle differenze, più vivibile e sostenibile.
Diversi gli spunti di riflessione offerti e le tematiche affrontate con i piccoli studenti: la libertà dalla violenza maschile, la libertà della maternità, la libertà di lavorare e la libertà di muoversi e restare. Messaggi di pace, uguaglianza e libertà veicolatiai più piccoli affinché possano attraverso la storia passata rispettare la donna.
Le donne dell’Udi hanno poi presentato la festa della donna come un inno alla libertà e alla pace proprio come fu 71 anni fa quando le partigiane vollero dopo la dittatura fascista iniziare una nuova fase della storia femminile, coronata dalla conquista del diritto al voto. Infine, hanno completato il loro intervento spiegando ai bambini la scelta e l’origine della mimosa come simbolo della festa della donna, adottato dalle attiviste partigiane fondatrici dell’Udi nel lontano 1946 e scelto perché fiore di sinistra, povero, non sofisticato, economico ma bello, raccolto nei campi in cui cresce in maniera selvaggia.
E’ ancora oggi con lo stesso entusiasmo e lo stesso fervore dell’esperienza della Resistenza che le donne dell’Udi vogliono festeggiare i loro incontri e le loro iniziative, vogliono aprire una contrattazione di genere per tutte le decisioni politiche che riguardano la nostra vita portando in manocon orgoglio quel fiore povero ma significativo.
Piccolo particolare, la locandina dell’evento è stata realizzata da Zaira Granvillano, associata dell’Udi e responsabile del centro “Studio idea” di via Navarra.