Gela. Conclusa la conferenza di servizi ministeriale, è stato pubblicato il decreto che aggiorna l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata per la raffineria di contrada Piana del Signore. Le valutazioni condotte sulle istanze avanzate dalla multinazionale Eni hanno permesso di chiudere l’iter. L’Aia viene così aggiornata con gli interventi per il potenziamento della sezione di pretrattamento degumming dell’impianto Btu, uno dei pilastri del processo produttivo della green refinery, e con l’ampliamento del sistema di isomerizzazione per il jet fuel, carburante destinato all’aviazione. Il relativo decreto, con la firma del ministro dell’ambiente Gilberto Picheto Fratin, è stato reso pubblico. La richiesta di riesame parziale dell’Aia venne proposta da Raffineria di Gela nel maggio dello scorso anno. Partì il procedimento istruttorio, conclusosi in sede di conferenza di servizi, con i relativi pareri favorevoli. Rispetto all’impianto Btu il progetto di potenziamento del degumming si basa su una “quarta linea di degommazione acida per consentire la lavorazione al cento per cento di materie prime di seconda e terza generazione”. Inoltre, tra le materie prime del ciclo di produzione rientrano gli oli da cucina esausti (Uco). L’ampliamento del sistema di isomerizzazione è posto invece nella filiera dei carburanti per l’aviazione (jet fuel). Sono stati vagliati favorevolmente il parere istruttorio dello scorso dicembre e il piano di monitoraggio e controllo, risalente al novembre 2023. Il provvedimento è stato pubblicato anche in gazzetta ufficiale. Di fatto, conferma le priorità produttive di Eni per il sito di contrada Piana del Signore.
Il 2024 dovrebbe essere decisivo anche per l’avvio del progetto in mare “Argo-Cassiopea”, destinato all’estrazione di gas e all’immissione nella rete nazionale. E’ uno dei target fondamentali nel programma di investimenti della multinazionale sul territorio. La recente finanziaria regionale, peraltro, concede al Comune (insieme a Licata e Butera) di incassare royalties dalle estrazioni di gas in mare. E’ stata riconosciuta una quota fissa annuale dalla soglia che spetta alla Regione.