Gela. Se Macchitella lab aprirà i battenti sarà utile avere da subito uno schema ben chiaro per garantirne la piena fruibilità. Si deve partire da una gestione che per l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano va affidata, almeno nella prima fase, a Fondazione Eni. Il Comune non è in condizione di farsene carico, viste le tante difficoltà finanziarie. I civici da tempo seguono la vicenda dell’ex casa albergo e hanno più volte presentato interrogazioni e mozioni. “L’iter sarebbe finalmente al punto della firma del contratto di comodato d’uso. Eni ha trasmesso la propria bozza al Comune e quindi sono ben lieto di sapere che verosimilmente potrebbero finalmente aprirsi le porte di quel cancello che fino ad ora ha accolto solo fantasmi e non studenti. Apprendo inoltre che i due anni di comodato d’uso, con possibilità di proroga, sarebbero il tempo entro il quale le parti dovranno finalizzare la futura cessione definitiva dell’immobile. Nulla però si sa in merito alla gestione e nulla si evince dalla bozza di contratto il cui contenuto ci è noto solo dai mezzi di stampa. Non ritengo che siano due argomenti distinti, credo invece che siano intimamente connessi e speculari poiché la sola firma sul contratto di comodato d’uso senza un accordo quadro che regolamenti la gestione, avrebbe come conseguenza finale creare il paradosso Macchitella Lab. Se infatti la gestione andasse al Comune, si troverebbe letteralmente schiacciato dalle spese necessarie e paradossalmente non potrebbe nemmeno farvi fronte considerata la vicenda finanziaria che lo vede in questo momento protagonista per cui sì, quei cancelli si aprirebbero ma produrrebbero solo altre spese che in questo momento l’ente non può fronteggiare. A quel punto, per quanto tempo avrebbe la forza finanziaria di rimanere aperto? È una domanda che dobbiamo porci e la cui risposta è semplice. Mi auguro, quindi, non soltanto che i cancelli si spalanchino ma che contestualmente alla firma sul contratto si formalizzi un accordo quadro avente ad oggetto la gestione che, per il principio di saggia lungimiranza, dovrebbe essere assunta a nostro dire dalla Fondazione Enrico Mattei”. Una linea condivisa dal gruppo di “Una Buona Idea” e “Civico lab”. Proposta che Generazione Gela ha preannunciato di voler portare in un eventuale tavolo con tutte le parti.
“Si tratta di un’apertura necessaria, urgente, improcrastinabile, che però non può prescindere, per dirsi davvero compiuta, dall’approcciare contestualmente il tema della gestione. È interesse mio e del mio gruppo, ma soprattutto degli studenti, che i cancelli si spalanchino ma è nostro interesse che la gestione venga assunta da chi, incontestabilmente, può sostenerne le spese di gestione”, conclude Di Stefano.