Gela. Le prescrizioni che erano state poste sono adempiute quasi per intero. Il percorso del progetto per il secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia, finanziato con il programma “Rigenerazione urbana”, non è ancora chiuso ma pure in questi giorni sono in atto verifiche e riunioni. Le prescrizioni e il contenuto di pareri della soprintendenza non stanno facilitando un percorso già comunque complesso. Ieri, ci sono stati approfondimenti, condotti direttamente dall’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli e dai tecnici. Urge un tavolo in presenza del progettista. Dovrebbe tenersi a stretto giro. L’amministrazione comunale, con il sindaco che a sua volta sta seguendo l’evolversi della situazione, vorrebbe congedarsi avendo concluso tutto l’iter. Si è posta l’esigenza di prevedere degli accorgimenti tecnici dettati proprio dai sottoservizi e dalla soprintendenza. Anche per la tutela della flora presente in zona sono state prescritte misure specifiche.
“L’auspicio, e stiamo lavorando in questo senso, è di concludere prima possibile la fase della conferenza di servizi – precisa l’assessore Morselli – sarà sicuramente necessario un incontro con il progettista, per affrontare alcuni aspetti emersi dalle indicazioni giunte dalla soprintendenza e non solo. Stiamo comunque mantenendo alta l’attenzione”. Il secondo tratto del lungomare è una delle principali opere di riqualificazione sulla quale punta l’amministrazione, nonostante le enormi difficoltà generate dalla crisi finanziaria e dal dissesto. Negli scorsi mesi, sono stati stanziati i fondi per la demolizione degli ex lidi in disuso, che ricadono nell’area del progetto. Era un punto assai intricato da affrontare. Palazzo di Città non dovrà assumere altri impegni finanziari, oltre a quelli garantiti dallo stanziamento concesso a livello ministeriale. Sicuramente, l’assessore e il sindaco vogliono accelerare e certe dinamiche, che tendono a rallentare il percorso, non trovano alcun gradimento nelle stanze della giunta.