I finanziamenti per l’area di crisi, l’attacco di Scicolone: “Isolare colletti bianchi e centrosinistra che stanno con Eni”

 
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Scicolone apre ad un dialogo ampio nel centrodestra locale

Gela. “Rosario Crocetta ha fallito. Non è riuscito ad ottenere il vero riscatto culturale ed economico della città”. Il presidente dell’associazione “Progetto Gela” Maurizio Scicolone, da anni

esponente del gruppo di Forza Italia, conferma così il suo appoggio ad una candidatura alternativa alla guida della Regione, che potrebbe essere quella di Nello Musumeci.

“Ridiscutere il rapporto con Eni”. “Sosterremo solo chi tra i candidati sposerà la nostra idea di istituire all’interno della Presidenza della Regione Siciliana – dice – una stabile cabina di regia tecnica che avrà il compito di fungere da collante tra lo stesso presidente della Regione e la grande e media impresa italiana”. La ricetta economica di Scicolone e di “Progetto Gela” passa per “l’inserimento della città tra le priorità del nuovo presidente siciliano, con obiettivi primari come il porto, l’interporto e il collegamento all’aeroporto di Comiso”. Il forzista, comunque, critica quanto fino adesso prodotto dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida della città, ad iniziare da quelle di centrosinistra. “Gela è area industriale di crisi complessa – spiega ancora – ed occorre vigilare affinché i soliti noti colletti bianchi e i politici del centrosinistra non facciano gli interessi del gruppo Eni che ha distrutto un territorio, licenziato migliaia di lavoratori ed al fine di non bonificare e risarcire, finge di investire nei biocarburanti”. Scicolone chiama in causa anche la giunta Messinese. “All’amministrazione comunale – conclude – ho proposto di ridiscutere il rapporto con Eni, attraverso la richiesta di un maxi risarcimento dei danni, siamo ancora in attesa di una risposta”.

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