Gela. Le contestazioni che portarono al giudizio erano concentrate quasi esclusivamente su fatti di spaccio di droga e su alcuni furti. La prescrizione però è maturata e il giudice Miriam D’Amore, in settimana, ha emesso la decisione. Si è chiuso il procedimento che era scaturito dall’inchiesta “Sant’Ippolito”. Gli investigatori concentrarono la loro attenzione su un gruppo che gravitava proprio nella zona dell’omonimo quartiere. Il tempo trascorso non ha permesso di arrivare a decisioni diverse da quella della prescrizione, riconosciuta dal giudice e dalla procura. Per alcuni capi di accusa di furto ci sono state assoluzioni.
Non sono state pronunciate condanne. Erano a dibattimento Claudio Lombardo, Daisy Scaglia, Claudio Nardo, Luigi Rodoti, Giacomo Molara, Orazio Valenti, Giacomo Tumminelli e Francesco Antonuccio. Altri coinvolti erano stati giudicati in abbreviato. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Giusy Ialazzo, Francesco Enia, Antonio Gagliano, Giuseppe Cascino, Maria Cascino, Giuseppe Fiorenza e Paola Carfì.
