Gela. Il dialogo tra il management di Impianti Srr, l’in house della Srr4 che gestisce la piattaforma di Timpazzo e il servizio rifiuti, e la guida dell’Ato Cl2 in liquidazione, non è mai stato dei migliori. In ballo, tra le altre cose, c’è la copertura totale del ciclo locale dei rifiuti e sei sindaci dell’Ato (che fanno anche parte della Srr4) continuano ad insistere per il trasferimento di tutti gli asset e dei rapporti in essere proprio alla Srr. Non sono mancate iniziative giudiziarie autorizzate da Impianti Srr, nel tentativo di recuperare consistenti somme per quelli che si ritengono mancati pagamenti proprio da parte di Ato che conferisce i sovvalli del compostaggio a Timpazzo. Entro fine mese, dopo un lungo periodo di sequestro, dovrebbe riprendere l’attività del sistema di compostaggio di Brucazzi, consentendo ai Comuni dell’ambito, compreso quello di Gela, di conferire senza rivolgersi ad altri siti, fuori dal territorio. Nelle casse di Impianti Srr, però, mancano ancora pagamenti, per oltre 500 mila euro. Si tratta di compensi che Ato avrebbe dovuto garantire per il conferimento dei sovvalli nel periodo compreso tra aprile 2021 e settembre 2022. E’ stata attivata un’azione giudiziaria per il recupero. Per l’amministratore di Impianti Giovanna Picone, attualmente Ato versa in una situazione di “morosità”. Per questo motivo, ha disposto che venga elevata la tariffa dei conferimenti, portandola allo stesso livello di quella prevista per i sovvalli che arrivano da altri territori.
Fino ad ora, era stata concessa una soglia “calmierata” di 110 euro a tonnellata, oltre al tributo da 2,47 euro per tonnellata. Senza i pagamenti che per Impianti sono dovuti, la tariffa viene innalzata a 150 euro per tonnellata, oltre al tributo speciale previsto dalla normativa in materia. I sovvalli dell’Ato, sul fronte tariffario, sono così equiparati a quelli che pervengono da altre aree dell’isola.