Gela. Ieri, come abbiamo riportato, il coordinatore cittadino di Azione, il consigliere comunale Luigi Di Dio, senza usare troppi tatticismi, ha fatto capire che il sì ad un nuovo progetto amministrativo con il sindaco Lucio Greco a guidarlo sarà eventualmente l’esito di una valutazione più approfondita. “Serve anzitutto un progetto politico che al momento non c’è”, ha detto. Di Dio, in aula, ad oggi, ha sempre rispettato il patto con il primo cittadino. Lo sviluppo verso le amministrative dovrà invece essere analizzato “in un tavolo politico” che non può essere la riunione che il sindaco ha avuto in presenza dei soli assessori e del presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Questa mattina, è circolato qualche malumore interno ai pro-Greco, generato proprio dalle dichiarazioni di Di Dio. Si è ipotizzata un’uscita dalla giunta del gruppo di Azione, pare suggerita da altri alleati dell’avvocato Greco. “Io non ne so nulla – dice l’assessore del gruppo di Calenda Francesca Caruso – è una voce che mi giunge nuova. Penso siano solo voci di palazzo”. La priorità attuale dell’assessorato allo sviluppo economico, condotto dall’esponente di Azione, rimane incentrata sui progetti di “Qualità abitare”, per circa trenta milioni di euro. Sul finire dello scorso anno, attraverso la struttura interna, sono stati appaltati tutti i lavori. Era essenziale per non perdere gli stanziamenti.
“Continuo a lavorare – aggiunge l’assessore – la mia posizione l’ho espressa nel corso della riunione con il sindaco e non diverge da quella del consigliere Di Dio. I progetti di “Qualità abitare” sono la finalizzazione di un lavoro che abbiamo avviato da quando mi sono insediata, un anno fa. Spero che si possano avviare i primi cantieri già prima della conclusione del mandato. Fino ad oggi, penso di aver rispettato tutti gli impegni amministrativi per la città. Penso che il sindaco sappia quello che è stato fatto. Abbiamo lavorato anche per lui e per tutti, per dare risposte alla città così come ci chiese al momento dell’ingresso in giunta”. Il periodo di transizione che conduce alle urne delle amministrative non sarà affatto facile da gestire su un piano politico, mentre comunque incombono scadenze da non sottovalutare e permangono deficit amministrativi pesanti generati dal dissesto. Gli esponenti di Azione non vogliono rompere il rapporto con la giunta ma allo stesso tempo attendono di valutare il progetto politico del gruppo che il sindaco intende mantenere unito.