Cis, Greco scrive a Fitto e ai deputati: “Serve una risposta, la città ha diritto ad una ripresa”

 
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L'ex sindaco Lucio Greco in conferenza stampa

Gela. Il Contratto istituzionale di sviluppo, strumento che potenzialmente avrebbe dovuto rilanciare le sorti degli investimenti sul territorio, è rimasto lettera morta. L’amministrazione comunale ha completato il lavoro istruttorio. Si attendevano riscontri dagli uffici ministeriali. Non c’è stato però nessun segnale. Ne abbiamo già riferito, indicando il Cis come una delle più importanti incompiute, in aggiunta a tanti altri punti rimasti in sospeso. Il sindaco Lucio Greco, sul finire dello scorso anno, si era già detto assai preoccupato e ha parlato di una “città tradita”. E’ tornato sulla questione, scrivendo direttamente al ministro Fitto, che guida il dicastero competente in materia di affari europei, politiche di coesione e Pnrr. Il primo cittadino rilancia. Nella missiva indica la necessità di un incontro, in sede ministeriale. “Si faccia chiarezza – spiega – il lavoro preparatorio è stato concluso da tempo. Avevamo avuto contatti con gli uffici ministeriali. Da allora, però, non ci sono stati altri sviluppi”. Nella nota, l’avvocato Greco indica una città che ha pagato un prezzo notevole, nel corso del tempo, toccata da “alti tassi di inquinamento ambientale e industriale” e dalla terribile guerra di mafia a cavallo tra anni ’80 e ’90. Oggi, il territorio è “fortemente dilaniato da una crisi economica e sociale senza precedenti”, si legge. Il Cis, per il sindaco, potrebbe essere una svolta verso “l’agognata ripresa”. Le istituzioni nazionali devono però dare un contributo importante. Le stanze romane devono riattivare il percorso del Contratto istituzionale, che l’amministrazione aveva iniziato a definire con gli ex ministri Provenzano e Carfagna. “Mi rivolgo alle forze sociali, alla deputazione nazionale e regionale, alle entità sindacali, serve un lavoro complessivo che coinvolga tutti, senza distinzioni di appartenenza politica – sottolinea Greco – mi rivolgo soprattutto alla deputazione nazionale”. Non a caso, la missiva è indirizzata non solo ai senatori grillini Pietro Lorefice e Ketty Damante ma anche ai parlamentari Michela Brambilla e Stefania Craxi, elette nel collegio locale, ma ad oggi con una presenza sul territorio quasi nulla. Da Palazzo di Città, emerge chiaramente la richiesta di un intervento incisivo della rappresentanza istituzionale del territorio.

“Chiediamo una risposta precisa sul Cis – aggiunge inoltre il sindaco – il lavoro è stato svolto con sacrificio e abbiamo coinvolto gran parte dei Comuni dell’area di crisi complessa, della quale Gela è capofila. Ora, lo sforzo va completato per non rendere vano il lavoro fatto. So che il ministro Fitto ha grande attenzione per tutti gli adempimenti istituzionali legati al Pnrr, però la città e il territorio non possono rimanere nel limbo, senza avere risposte su un tema così importante”. Ancora una volta, Greco cerca di alzare l’attenzione, politica e istituzionale, per una soluzione che assicurerebbe fondi consistenti e condizioni agevolate per gli investimenti, decisamente limitati in questi anni.

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