Gela. Un cantiere 110 per cento che però ha lasciato tracce inattese in un immobile di via Morselli. L’azienda che si è occupata degli interventi edili, infatti, non ha provveduto a ripristinare tutte le dotazioni di un centro medico. Erano stati rimossi, per esigenze dei lavori, anche i sistemi di climatizzazione, poi non ricollocati e addirittura spariti. “Reputo la situazione veramente molto grave – dice lo specialista in oculistica Gaetano Trainito titolare del centro – nonostante abbia cercato di contattare la società Albert, ad oggi non ho avuto riscontri. Il mio studio medico è rimasto con cavi e fili penzolanti, senza i sistemi di climatizzazione e con materiale sparso ovunque e non ripristinato, pure i resti di un lavabo e mensole lasciate alla rinfusa”. Il medico sta valutando di rivolgersi alle autorità.
“Ritengo che ci siano state delle evidenti anomalie – sottolinea – ho subito dei danni, ancor più gravi pensando che si tratta di una struttura medica. Mi rivolgerò alle autorità competenti, presentando una denuncia-querela. E’ importante sottolineare quanto accaduto, affinché non si ripeta più in altri casi, vista la notevole diffusione dei cantieri del 110 per cento”.
Sul punto, si fa sapere comunque che “al di là del merito, eventuali incomprensioni intervenute tra le parti non sono da ricondurre specificatamente alla società capofila Albert bensì ad altri singoli operatori, con i quali non si è addivenuti alla risoluzione dei problemi per il ripristino dei locali del dottor Trainito”.
Lo studio Albert non è la prima volta che non obblica le imprese a cui affida i lavori del 110, a definire i lavori . ritengo che non è esatto lasciare in sospeso anomalie