Gela. I sei sindaci dell’Ato Cl2 in liquidazione, in rappresentanza dei Comuni di Niscemi, Mazzarino, Riesi, Sommatino, Delia e Butera, continuano a parlare ufficialmente di “gravissime omissioni”, anche attraverso note protocollate e indirizzate a tutti gli organi competenti. Rimane senza seguito, infatti, la loro costante richiesta di ottenere la convocazione di una seduta ordinaria dell’assemblea dei soci, per deliberare sul subentro ufficiale della Srr4, ma anche di arrivare ad un’assemblea straordinaria per valutare il futuro del commissario dell’Ato rifiuti Giuseppe Lucisano. Non hanno ricevuto, ad oggi, riscontri né dallo stesso Lucisano né dagli organi di controllo. Così, hanno nuovamente scritto alla Regione e agli organismi di Ato. Ormai da mesi, i sindaci Massimiliano Conti, Gianfilippo Bancheri, Salvatore Letizia, Vincenzo Marino, Giovanni Zuccalà e Salvatore Sardella, ritengono sussistenti tutte le condizioni non solo per il subentro della Srr4 e per la fine della fase di liquidazione (“che si protrae da oltre un decennio”) ma anche per un possibile avvicendamento alla guida dell’ambito, attraverso la sostituzione di Lucisano. I rapporti tra i sei sindaci e lo stesso commissario sono decisamente ai minimi e non sono mancate le iniziative istituzionali avviate dai primi cittadini, che hanno preso le distanze anche dall’avvocato Lucio Greco, visto come fin troppo attendista su questa vicenda che può incidere sul futuro del sistema della governance dei rifiuti sul territorio. Hanno informato il dipartimento regionale acqua e rifiuti e l’assessorato all’energia. Per i primi giorni di gennaio è stata fissata una riunione palermitana ma i sindaci non ci saranno. Considerano “superflua la partecipazione alla riunione convocata, atteso che le tematiche da trattare vanno discusse e affrontate nella sede competente, ossia nell’assemblea dei soci che ha il potere di deliberare in merito”. Nella missiva viene riportata la “diffida e messa in mora del collegio sindacale, nella persona del presidente pro-tempore, a procedere all’immediata convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci per deliberare sul punto all’ordine del giorno richiesto con nota del 19 ottobre 2023 “revoca o sostituzione del liquidatore”. Se non dovesse arrivare una mossa concreta né dal liquidatore né dal collegio sindacale, i sindaci si rivolgeranno al giudice competente “per la convocazione dell’assemblea straordinaria”. Inoltre, “agiranno per il risarcimento dei danni subiti e subendi” e ancora segnaleranno “il comportamento omissivo alle autorità giudiziarie e contabili competenti” e ne chiederanno “la rimozione”.
I primi cittadini che non si rivedono più nella linea di Lucisano ribadiscono che la fase di liquidazione perpetua sta generando “ingentissime spese annuali (svariati milioni di euro come risulta dall’ultimo bilancio approvato)”. Il subentro della Srr4, sottolineano, garantirebbe “l’uso della propria struttura per la gestione ordinaria di crediti e debiti” e ci sarebbe l’in house Impianti Srr per la gestione diretta dei sistemi del ciclo rifiuti, a Timpazzo e a Brucazzi.