Palermo. Con un ulteriore emendamento, che impegna il governo regionale a garantire anche gli altri Comuni costieri sui cui territori sono in atto interventi estrattivi, è stato votato dall’aula dell’Assemblea regionale l’articolo che assegna a Gela, Butera e Licata le royalties del progetto “Argo-Cassiopea”. Si tratta di uno dei più importanti investimenti che Eni (attraverso Enimed) sta conducendo sul territorio locale. Ai tre Comuni andrà una quota fissa del trenta per cento annuo sulla soglia che spetta alla Regione. Il resto degli introiti infatti va allo Stato. Il dibattito in aula, all’Ars, dove si sta discutendo la finanziaria, non è mancato. Ci sono state richieste per rendere più generale la norma, così da assicurare tutti i Comuni che si trovano con attività estrattive sui propri territori. Parlamentari che hanno sostenuto il provvedimento su “Argo-Cassiopea” (tra questi i grillini Di Paola e Cambiano) hanno però ribadito che la norma è specifica rispetto al progetto di Eni che non è ancora partito, a differenza di ciò che si verifica in altre aree siciliane, nelle quali le attività sono in corso da tempo. L’iniziativa per arrivare alla norma approvata in serata è partita dal territorio e l’amministrazione comunale, ad iniziare dal sindaco Lucio Greco, ha svolto un’azione bipartisan, anche attraverso costanti interlocuzioni con il governo regionale, mantenute pure in queste ore decisive.
Alla fine, l’assessore all’economia Marco Falcone, intervenuto in aula durante il dibattito, ha spinto affinché il governo Schifani facesse propria la norma, inserendola in finanziaria. Sono stati tanti gli interventi locali, compreso quello dei civici di “Una Buona Idea”, oltre agli stessi grillini e ai gruppi dell’area progressista. L’iniziativa oltre la collocazione politica ha avuto successo e assicurerà introiti fondamentali per un Comune che si trova ad affrontare il dissesto e ad oggi non ha potuto usufruire concretamente della deroga per l’uso delle royalties che già incassa.