Il progetto per la città va avanti, l’agorà non si scioglie: entro fine gennaio le tappe decisive

 
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Un incontro dell'agorà

Gela. Un documento ufficiale dovrebbe essere rilasciato nelle prossime ore. In serata, si è chiusa la seconda riunione dell’agorà politica, avviata con l’intento di costruire l’alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra dei partiti. In giornata, non sono mancati gli “effetti collaterali” seguiti a quanto dichiarato dai vertici di Sinistra italiana e del laboratorio “PeR”, convinti che l’aggregazione in via di costituzione debba essere marcatamente di centrosinistra e progressista. I renziani di Italia Viva e l’ex segretario dem Guido Siragusa hanno manifestato convincimenti decisamente differenti. In serata, però, non sembrano essere emerse fratture tali da incidere sul prosieguo del progetto. Qualche differenza rimane proprio rispetto al radicamento del percorso in un contesto di centrosinistra. L’area civica e quella moderata sono convinte che si possa andare oltre con un progetto per la città, senza farsi frenare dalla collocazione. L’agorà tornerà a riunirsi dopo le festività. Tante anime spingono comunque affinché si arrivi ad uno schema ben preciso, con coalizione, programma (fatto di punti immediatamente attuabili) e candidato a sindaco, non oltre fine gennaio. Sarà il passaggio decisivo per poi concentrare le forze sulle liste e sulla campagna elettorale verso le amministrative. Sembra prevalere la volontà di non perdere pezzi e soprattutto di mettere insieme soggettività, politicamente non affini ma ritenute tutte essenziali per un progetto di governo della città, in una fase molto delicata, segnata dal dissesto dell’ente comunale.

Alla chiamata hanno risposto praticamente tutte le forze coinvolte. C’erano i grillini del Movimento cinquestelle, i civici di “Una Buona Idea” e “Civico lab”, “Rinnova”, “Noi moderati”, “Moto civico”, il Pd, i socialisti, il Pci, Sinistra italiana, il laboratorio “Progressisti e Rinnovatori” e Italia Viva. Lo sviluppo del progetto prosegue in attesa delle prossime tappe e di un’accelerazione che dirà quale portata effettiva potrà avere. Sembra comunque prevalere l’intento di non rinunciare al percorso.

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