Gela. Il porto rifugio è stato inserito tra le priorità della pianificazione strategica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. È emerso durante un incontro svoltosi in municipio nel pomeriggio, al quale hanno preso parte il sindaco Lucio Greco e una delegazione dell’Autorità di Sistema Portuale guidata dal segretario generale, Luca Lupi, e dai dirigenti Caterina Montebello, Leonardo Tallo e Paolo Tusa. Tra gli argomenti di cui si è discusso, va segnalata anche la gara per l’intervento di consolidamento della banchina portuale. Inoltre, a breve, sarà trasmesso alla Capitaneria di Porto anche il carteggio per il ripristino del passo portuale, una sorta di canale di emergenza che garantirà l’ingresso dei mezzi di sicurezza.
Le maggiori attese sono, però, riposte nell’intervento che dovrà garantire la piena operatività del porto rifugio attraverso l’escavo per il ripristino dei fondali e l’allungamento del braccio di ponente, il cosiddetto pennello. Un’opera imponente, attesa da anni, per la quale sembra ormai esserci l’impegno da parte di tutti gli enti interessati.
Il 2024 sarà, quindi, un anno in cui si vedranno i primi segni tangibili della ripresa delle attività nel porto.
“Sono soddisfatto – dice il sindaco – per l’ottimo lavoro fin qui svolto. Credo che questa volta sia finalmente quella giusta. Spero che presto si possano realizzare i lavori di dragaggio e riqualificazione dell’area portuale. Diventa una svolta, un cambio di passo. Non solo per la marineria gelese ma, più in generale, per il turismo da diporto e per l’economia locale”. Prima di tutto bisognerà formalizzare l’accordo attuativo, ad oggi assente.