Il sequestro dei beni a Liardo, i primi testimoni in aula: le difese contestano il provvedimento

 
0

Gela. Nuovi testimoni sono stati sentiti davanti ai giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta.

Il sequestro dei beni. I legali di difesa, infatti, contestano il sequestro di beni, per circa un milione di euro, scattato nelle scorse settimane ai danni di Nicola Liardo e di tre suoi familiari. I carabinieri hanno eseguito il provvedimento, emesso dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, che ricomprende una rosticceria in via Venezia, oltre a due immobili, quattro terreni e altrettanti veicoli. Per gli inquirenti, sarebbero il prodotto di capitali illeciti, successivamente reinvestiti. Una linea nettamente contestata dai difensori dei quattro, gli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra e Davide Limoncello. I testimoni chiamati in aula hanno ribadito la regolare origine di quei beni. Non è da escludere, inoltre, che le difese possano depositare perizie tecniche, necessarie a ricostruire finanziariamente la provenienza dei beni. Si tornerà in aula già il prossimo mese.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here