Gela. Ieri, il primo “capitolo” di quello che si preannuncia come un progetto politico che possa fare da argine ad un centrodestra, sulla carta pronto a presentarsi compatto alle prossime amministrative. Non più un tavolo, hanno tenuto a sottolinearlo le tante anime dell’agorà, ma appunto un progetto ampio e fondato sui temi programmatici. “Già questo è molto importante – spiega il segretario di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice – significa che c’è la volontà di sviluppare un percorso comune per la città. La convergenza si può trovare, come avvenuto in consiglio comunale. Per noi, la presenza di tanti partiti e di personalità che vogliono dare un contributo non è affatto un problema, anzi”. Il progetto civico, ormai con le due entità (“Una Buona Idea” e “Civico lab”), da tempo dialoga con i grillini del Movimento cinquestelle e con i dem. Sono l’asse di un contesto progressista-civico che non pare voler fare a meno dell’area moderata. “So bene che gruppi di quel tavolo hanno sollevato dubbi sulle nostre recenti scelte e sull’ex vicesindaco Di Stefano. Onestamente, abbiamo dato tutte le spiegazioni del caso quando abbiamo deciso di intraprendere un cammino non insieme a quel tavolo. Non c’è nessuna polemica – aggiunge Giudice – siamo certi che i moderati potranno dare un contributo importante al progetto per la città”.
I civici, ieri, erano presenti con un’ampia delegazione. Per “Una Buona Idea”, oltre a Giudice e a Di Stefano, c’erano il presidente Rino Licata, Giovanni Scicolone, Giacomo Gerbino e Carmelo Di Stefano. La delegazione di “Civico lab” era guidata dal segretario Giuseppe Favitta. A livello interno, proseguono gli incontri settimanali, ormai un punto fisso per rapportarsi con i sostenitori e con chi si avvicina al gruppo. “La lista di “Una Buona Idea” è definita da tempo – conclude Giudice – noi siamo pronti e a maggior ragione ci stiamo concentrando sui temi per la città che saranno la nostra bussola irrinunciabile”. I civici sembrano convinti che l’unica alternativa al polo di centrodestra possa nascere dal connubio che ieri ha fatto l’esordio e che attende sviluppi, senza mai tralasciare la centralità del programma.