“Tavolo unitario? Fanno bene a riunirsi”, Alario: “Percorso moderato ha un programma e una centralità”

 
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Alario e il consigliere di "Rinnova" Alessandra Ascia

Gela. Domani, per la prima volta, il patto progressista-civico si manifesterà quasi pubblicamente, con l’avvio del tavolo unitario, da settimane chiesto a gran voce da diverse anime di questo contesto politico. L’alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra dei partiti potrebbe iniziare a prendere forma, anche se la via maestra rimane comunque quella di un’apertura all’area moderata. I gruppi che da mesi sono impegnati proprio nel portare avanti il tavolo moderato avrebbero preferito che si attendesse, almeno per avere riscontro da altri movimenti, con i quali i contatti sono in corso. “Onestamente, non sarei stato disponibile, per via di impegni professionali – dice Giampaolo Alario tra i fondatori di “Rinnova” e parte integrante della dimensione moderata – a me, fa piacere che queste forze politiche si incontrino. Non ho nulla in contrario. Allo stesso tempo, appoggio in pieno quello che ha spiegato il presidente provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura. Sarebbe stato meglio attendere che arrivasse la risposta dei movimenti con i quali abbiamo contatti in corso. Anche altri esponenti del nostro tavolo hanno indicato di avere impegni pregressi”. Alario, come altre anime del percorso moderato, non intende rinunciare alle peculiarità del confronto in atto. “Il nostro tavolo è già molto avanti – aggiunge – abbiamo lavorato al programma e una bozza è pronta. Questa è stata la nostra priorità. Abbiamo un’idea di città e siamo disponibili a rapportarci con altri gruppi e partiti. Stiamo lavorando sulle infrastrutture e sulle esigenze principali di una città che è oggettivamente in condizioni difficili. Lo abbiamo spiegato anche agli esponenti del Movimento cinquestelle, quando ci siamo incontrati. Non abbiamo veti ma siamo certamente avanti. Non so se progressisti e civici abbiamo già lavorato sul programma oppure se questa prima riunione serva per mettere le basi. Di Stefano? E’ giusto che valuti quel percorso, evidentemente non ha ritenuto di proseguire il cammino che noi abbiamo intrapreso”. “Rinnova” avrà una propria lista, al pari di quelle di altri pezzi del tavolo moderato. “La lista è completa – precisa Alario – devo dire che anche altre anime del tavolo sono a buon punto. Abbiamo comunque l’esigenza di incontrare altri gruppi e movimenti. Il nostro tavolo ha una sua centralità”. Proprio su quest’ultimo aspetto, i moderati sono decisamente compatti. “Stiamo andando avanti nella massima serenità – spiega inoltre – vige veramente una democrazia partecipativa che non mette nessuno dietro agli altri. Tutti abbiamo la stessa dignità politica e le scelte sono del tavolo”.

Il medico, che si occupa della cabina tecnica regionale del coordinamento della terapia del dolore e delle cure palliative, ha scelto insieme ai dirigenti di “Rinnova” di seguire l’evoluzione dell’area moderata. Potrebbe concretizzarsi una vera e propria soggettività politica, indipendentemente dal dialogo con il patto progressista-civico. “Stiamo predisponendo una nostra strategia, anche elettorale, insieme al tavolo – conclude – in un percorso che sia utile per la città. Ci sono proposte innovative e ognuno mette a disposizione le proprie peculiarità professionali e di esperienza”. I moderati, attesi al tavolo unitario che partirà domani, probabilmente risponderanno all’invito, magari nel corso di prossimi incontri, però non vogliono mettere da parte ciò che è già stato fatto e la “centralità” del loro percorso.

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