“Debiti per 8 milioni”, altri espropri? La commissione d’inchiesta non c’è

 
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Gela. Debiti fuori bilancio e ancora debiti fuori bilancio. Dopo l’invio di trentacinque richieste di deduzioni da parte degli uffici della procura della Corte dei conti siciliana, da notificare a consiglieri comunali, assessori, sindaco e dirigenti, la questione sembra tutt’altro che superata.

“Nelle scrose settimane – spiega il consigliere del Pd Giacomo Gulizzi – ci è stato ufficialmente comunicato che, a breve, arriveranno altri debiti per circa otto milioni di euro”. E, questa volta, di cosa si tratta? “Allo stato attuale – continua lo stesso Gulizzi – non sappiamo nè a quale periodo si riferiscano nè per quale ragione si siano formati. Di certo, parliamo di almeno otto milioni di euro”.
Lo spettro diffcile da scacciare dai corridoi di Palazzo di Città, ancora una volta, si chiama espropri. Non è da escludere che anche la nuova infornata da otto milioni di euro sia da legare, per la gran parte, a procedure d’esproprio messe in atto dai funzionari municipali soprattutto sul fronte dei piani d’edilizia economica e popolare.
Un tasto decisamente sensibile mentre la tanto acclamata, ma mai costituita, commissione d’inchiesta interna sul caso espropri proprio non decolla.
Sono passati circa due anni da quando, in consiglio comunale, si diede mandato al presidente Giuseppe Fava di formare la speciale commissione, con la presenza di una delegazione di esponenti del civico consesso. Da quel momento, però, nulla è stato fatto. Per mesi, il presidente Fava ha atteso che i gruppi consiliari indicassero i nominativi di propri esponenti da inserie in commissione. Niente, però, si è mosso.
Adesso, lungo il tratto finale della sindacatura del primo cittadino Angelo Fasulo, i debiti fuori bilancio potrebbero nuovamente gravare non solo sulle casse comunali ma, soprattutto, su una contesa politica già pronta a strabordare nell’imminente campagna elettorale.

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