Gela. C’è ancora una possibilità per “salvare il salvabile” sul ridimensionamento scolastico? Il piano in essere inciderà e non poco su diversi istituti della città. L’amministrazione comunale e il presidente del consiglio Salvatore Sammito sono stati chiamati ad un dibattito pubblico, organizzato dall’istituto “Sturzo”, tra quelli che dovrebbero risentirne di più. La scuola infatti rischia una sorta di sdoppiamento, con Ite e alberghiero assorbiti in contesti differenti. Al dibattito sono stati invitati i rappresentanti istituzionali del territorio (in videocollegamento c’era il senatore M5s Pietro Lorefice), i sindacati, il provveditorato e l’assessore regionale all’istruzione Mimmo Turano. Si è tenuto un collegio dei docenti straordinario, su insistenza del personale della scuola e degli studenti. La proposta per il dimensionamento delle strutture scolastiche cittadine non è ancora definitiva. Non c’è un decreto e su questo cercheranno di far leva, probabilmente, politica e istituzione. All’iniziativa, hanno partecipato i consiglieri comunali Virginia Farruggia e Salvatore Scerra (che fa parte della commissione consiliare istruzione e che negli scorsi giorni è stato molto critico verso le scelte dell’amministrazione comunale). Il sindaco Lucio Greco e l’assessore al ramo Salvatore Incardona hanno parlato di un piano di dimensionamento non sostenuto dalla giunta. Sembra possa esserci qualche spazio di manovra in più ma pare non oltre il 18 gennaio. Poi, scatterà infatti il periodo per formalizzare le iscrizioni al nuovo anno scolastico. Ad inizio mese, la proposta che sta incidendo su diversi ambiti scolastici cittadini è stata avanzata in sede di conferenza regionale della rete scolastica per l’anno 2024-2025. I consiglieri presenti hanno ribadito la necessità che la giunta prenda una posizione netta e che non favorisca il rischio del caos nella “geografia” delle scuole locali. Il dimensionamento tocca non solo lo “Sturzo” ma anche il terzo e il quarto circolo.
“Parliamo di questo tema dal dicembre dello scorso anno – spiega invece l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani a sua volta intervenuto – le responsabilità ci sono, soprattutto sul piano della gestione. Ci sono colpe del governo regionale e nazionale. Responsabilità locali ci sono nella riorganizzazione della mappatura che doveva garantire equità tra le scuole. In Regione, la provincia di Caltanissetta è stata penalizzata in favore di quella di Palermo. La partita è ancora aperta, qualcosa si può salvare. Ho parlato con Turano e ho chiesto al sindaco di deliberare in giunta e di tenere un consiglio, per rivedere il piano e salvare ciò che è possibile”. Donegani e i dirigenti del laboratorio “PeR” terranno una conferenza stampa sul tema, domani pomeriggio. Si allungano ombre poco confortanti sul futuro immediato di diversi istituti scolastici. Si tenterà in extremis di valutare se possano esserci traiettorie differenti rispetto a quella già tracciata.