Gela. “Se non mi dai i soldi farai la stessa fine della signora Di Natale”. E’ questa una delle frasi pronunciate da Giacomo Cassarà, disoccupato di 43 anni, arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia. Iolanda Di Natale venne uccisa ad agosto dal figlio adottivo Fabio Greco.
Evidentemente Cassarà se ne è ricordato per incutere ancor più timore nei confronti della madre, ma anche del padre.
I due genitori, in poco tempo, erano diventati vittime della rabbia del figlio, licenziato qualche mese fa dal suo datore di lavoro. Da quel momento in poi le richieste di soldi sono diventate sempre più pressanti. I carabinieri hanno incentrato la loro attenzione soprattutto negli ultimi due mesi, settembre e ottobre.
Cassarà, secondo quanto denunciato dalle sue vittime ai carabinieri del reparto territoriale, non avrebbe esitato a distruggere diversi mobili e a picchiare gli stessi genitori.
E quando i genitori si rifiutavano li convinceva con la forza a chiedere prestiti pur di soddisfare le pretese.
Circa sette anni fa, Giacomo Cassarà venne stato denunciato per episodi dello stesso tipo. Da venerdì sera sono scattate le manette: è stato trasferito nel penitenziario di contrada Balate in attesa di essere interrogato dai magistrati che ne hanno ordinato l’arresto.
Davanti al Gip del tribunale dovrà rispondere di estorsione e maltrattamenti in famiglia.