Gela. Nell’ottobre di tre anni fa, una manifestazione autoconvocata, in piazza Umberto I, sfociò anche in episodi finiti all’attenzione dei pm della procura. Si trattava di un concentramento indetto per contestare le restrizioni anti-Covid. Ci furono lanci di bottiglie e pietre in direzione delle forze dell’ordine, presenti a poca distanza. Vennero analizzate le immagini e a processo sono finiti due partecipanti a quell’iniziativa. Ci sarebbero stati anche loro, secondo gli investigatori, tra i manifestanti che alla fine avrebbero lanciato pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine. Sono difesi dal legale Carmelo Tuccio. In aula, la difesa ha messo in dubbio l’identificazione effettuata. Non ci sarebbero riscontri concreti, per il legale, tali da poter ricondurre ai due imputati.
Sono stati sentiti appartenenti alle forze dell’ordine che quella sera effettuavano servizio nella zona di piazza Umberto. Al termine, dieci persone vennero segnalate per violazione delle misure, dato che si trovavano in strada anche dopo il coprifuoco delle 23. Quattro giovani furono condotti in commissariato, già la sera stessa. Le conclusioni delle parti sono previste per il prossimo maggio.