Gela. Quella del regolamento per le forniture idriche alle utenze non coperte dalla rete sta diventando una storia infinita. L’atto è all’ordine del giorno del consiglio comunale da diverse settimane. Non si riesce a pervenire al voto finale. Anche in serata, l’assise civica ha fatto registrare un nulla di fatto. Il primo articolo, su spinta del presidente del civico consesso Salvatore Sammito, è pervenuto al voto, con otto sì e sei astenuti. Però, sono ancora tante le incertezze, concentrate prevalentemente sull’aumento del costo del servizio. Sembra che pochi, in consiglio, vogliano assumersene la paternità politica. L’assessore Ivan Liardi è tornato a ribadire che c’è la necessità di arrivare al voto e non sono possibili modifiche sostanziali. La recente dichiarazione di dissesto dell’ente rende quasi obbligata questa strada e i costi attuali non sono sostenibili.
Sono pervenute richieste di chiarimenti dal gruppo di “Unità progressista” ma anche dall’esponente Dc Vincenzo Cascino. Al momento del voto per il secondo articolo del regolamento, è venuto a mancare il numero legale. Sarà necessaria una nuova convocazione.