“Da mesi senza alcuna paga”: verso il blocco totale dei servizi d’assistenza

 
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Gela. Sono pronte ad incrociare le braccia e a bloccare il servizio comunale d’assistenza ad anziani e inabili. Le operatrici impegnate per conto della cooperativa Progetto Vita

non ricevono le retribuzioni, mediamente mai superiori ai trecento euro mensili, dal mese di maggio. Per questa ragione, insieme ai dipendenti della casa di riposo Antonietta Aldisio di Caposoprano, si sono radunate in sit in davanti Palazzo di Città.
A sostenere la loro protesta, anche i sindacalisti di Cgil e Cisl. “Siamo quì – spiegano – per rivendicare un diritto, quello ad essere pagate per il servizio svolto”.
I rappresentanti sindacali Ignazio Giudice, Salvatore Russello, Manuel Bonaffini e Melania Lombardo intendono proclamare lo sciopero. “Se queste lavoratrici non verranno immediatamente retribuite – dicono – bloccheremo l’intero servizio. A questo punto, le somme che l’ente comunale versa ai responsabili di Progetto Vita dovrebbero essere bloccate e trasferite direttamente alle operatrici”.
Da dodici mesi, invece, i dipendenti dell’Ipab Aldisio cercano di avere chiarezza e ottenere quanto dovutogli. Le casse della storica casa di riposo sono vuote e con difficoltà si riesce ad assicurare i servizi. La dimensione locale dei servizi sociali si conferma un vero suk, tra burocrazia poco flessibile e ritardi enormi nella copertura dei pagamenti.

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