Gela. Nessuna intesa tra sindacati e vertici aziendali. Neanche l’incontro convocato in prefettura a Caltanissetta ha consentito di raggiungere l’accordo nella vertenza dei quattro lavoratori
licenziati dalla Nuova X Gamma, azienda impegnata nel settore dei controlli non distruttivi nella raffineria Eni.
Nessuna intesa. Per le segreterie provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm e per i confederali di Cgil, Cisl e Uil, i tagli vanno impediti, eventualmente adottando la soluzione degli ammortizzatori sociali. Ipotesi del tutto scartata dai responsabili della società che come alternativa ai tagli hanno proposto solo quella dei trasferimenti in altre sedi. Non ci sarebbero risorse adeguate per pensare ad altre opzioni. All’incontro, hanno partecipato anche i manager di raffineria Eni, oltre ai responsabili dell’ufficio provinciale del lavoro. Le parti, però, sono distanti. Neanche la presenza dei lavoratori licenziati, arrivati a Caltanissetta, ha favorito un ammorbidimento nella vertenza. I confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania, oltre ai metalmeccanici Orazio Gauci, Paolo Di Benedetto, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, temono che il “metodo Nuova X Gamma” possa essere preso come riferimento anche da altre aziende dell’indotto di raffineria, e non solo, pronte così ad evitare l’attivazione degli ammortizzatori sociali, passando direttamente ai licenziamenti. A questo punto, non è da escludere che la protesta di operai e sindacalisti possa riprendere, con altre azioni eclatanti. Intanto, un nuovo incontro dovrebbe tenersi il prossimo 13 febbraio.