Gela. E’ già stato nominato un perito per valutare il contenuto delle intercettazioni, alla base dell’indagine che portò ad individuare i presunti responsabili di una doppia sparatoria a Settefarine.
Gli spari a Settefarine. Due nuclei familiari contrapposti che si affrontarono, tra le strade del quartiere, a colpi di fucile e pistole. A rispondere del concorso nel tentato omicidio, davanti al collegio penale del tribunale, c’è Gaetano Brosco. Insieme a lui, nell’indagine finirono altre sei persone, compresi due minorenni, attualmente sottoposti a procedimenti davanti ad altri giudici. I poliziotti del commissariato riuscirono a ricostruire quelle ore utilizzando anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Difeso dagli avvocati Francesco Enia e Lia Comandatore, Brosco dovrà rispondere alle accuse. Il dibattimento è stato aperto e il pubblico ministero Eugenia Belmonte ha provveduto a formulare le proprie richieste istruttorie, davanti al collegio presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni. L’imputato, negli scorsi mesi, è stato rinviato a giudizio dopo il verdetto formulato dal gup del tribunale.