Gela. Terza vittoria consecutiva, seconda esterna, terza gara senza subire reti, primo posto a quattro punti e salvezza matematica acquisita. C’era timore per la lunga pausa che ha costretto il Gela a fermarsi a gennaio. Ed invece le trasferte di Santa Maria Capua Vetere e quella di Sersale sono state ottimizzate come meglio non si poteva. Candiano al Piccirillo, Scerra al Ferrarizzi hanno segnato nel finale di partite due reti pesantissime, che consentono ai biancazzurri di agganciare il treno delle grandi: -1 da Cavese e Rende, – 3 dalla Leonzio, – 4 dall’Igea Virtus. Chi l’avrebbe mai detto.
Eppure anche a Sersale qualche preoccupazione c’era. Gambuzza ancora fuori, Bruno febbricitante, Evola, Nassi, Alma e Kosovan in panchina. Sei giocatori che in qualsiasi altra squadra sarebbero titolari. La forza del Gela sta anche nella rosa. Prendete Nassi ed Evola. Hanno giocato anche in serie B da protagonisti. Non fiatano, non si lamentano quando stanno in panchina e danno il massimo appena chiamati in casa, se 5 o 20 minuti. E cambiano a volte le partite. Come accaduto anche ieri. E poi c’è Tony Scerra. La sua media gol è da brividi: due spezzoni di partita, due reti. Meglio di così.
Piero Infantino si coccola i suoi ragazzi. “Sono eccezionali – dice – sono fortunato perché ho un gruppo anche di persone intelligenti. Le mie scelte possono sembrare dure, perché escludere calciatori come Nassi o Evola o lo stesso Alma non è facile. Ma l’interesse primario è la squadra e i ragazzi sanno di essere tutti importanti e ci sarà spazio per tutti. Viviamo un grande momento ma non dobbiamo cullarci. Qui chi si rilassa rischia di tornare ad una brusca realtà. E noi non dobbiamo farlo”.
Domenica arriva il Gragnano. Stanotte i tifosi della Boscaglia hanno accolto con cori e fumogeni l’arrivo del pullman al Presti. Sono encomiabili.