Gela. “Si parte tutti insieme e anzitutto vogliamo costruire una vera amalgama politica e programmatica”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, insieme al gruppo locale M5s, ieri ha incontrato i civici di “Una Buona Idea” e “Civico lab”. E’ stato il primo vero confronto a ranghi ampi e di fatto ha certificato un’unità di intenti che si era già manifestata, seppur sotto altre forme, anche in consiglio comunale. “Gli incontri proseguiranno e vedrò altre forze, anche esponenti che fino ad oggi non ho incontrato – continua Di Paola – partiamo tutti sullo stesso piano e in questa fase non ci sono veti. E’ legittimo che ognuno abbia le proprie ambizioni e verranno valutate. Decideremo tutti insieme”. Grillini e civici hanno definitivamente sdoganato il lavoro che dovrà condurre ad una coalizione del tutto alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra. “Con “Una Buona Idea” – continua il parlamentare Ars – c’è sempre stato un rapporto assai schietto. Sono stati gli unici ad aver dato da subito la disponibilità al confronto e ad un progetto che possa essere comune”. Pentastellati e civici aprono le porte ad un’alleanza destinata a non fare a meno di altri pezzi importanti, dal Pd e fino ad Italia Viva, passando per realtà dell’area socialista e di centro. “Non c’è un tavolo già chiuso – precisa il consigliere comunale M5s Virginia Farruggia – vogliamo partite tutti insieme e senza differenze. Sicuramente, quello di ieri è stato un incontro importante, peraltro assolutamente non programmato dall’inizio. Nessuno deve sentirsi isolato”.
Al termine della riunione, molti hanno spiegato che in questo modo si va verso “il secondo step” e a breve pare siano in programma iniziative comuni sui temi della città, da condividere con tutti i potenziali alleati. L’area progressista, con una notevole incidenza civica, è in fase di strutturazione. Dirigenti M5s, di “Una Buona Idea” e di “Civico lab” sono convinti che non ci siano strade alternative se si vorrà arrivare alla vittoria al termine delle amministrative del prossimo anno. Un’aggregazione dai confini larghi e con una prospettiva lunga di governo della città potrebbe essere l’antidoto politico alle mosse di un centrodestra, sulla carta maggioritario, ma che dovrà dimostrare di avere i numeri per prendersi Palazzo di Città.