Gela. Si è trovata al centro di un caso di truffa senza saperlo. Una giovane libera professionista gelese è rimasta vittima di un furto di identità, una forma di frode o truffa che si sta espandendo a macchia d’olio.
Qualcuno, in maniera ancora inspiegabile, è riuscito ad avere tutti i dati personali della giovane ventottenne, impressi in una falsa carta di identità. Ignara di tutto, la donna ha scoperto di essere vittima di una truffa quando è stata chiamata dalla sede centrale di un istituto di credito di Roma. Qualcuno aveva addirittura aperto ad inizio di dicembre un conto corrente postale in una filiale di Roma. Da lì erano iniziati movimenti sospetti di denaro con versamenti e prelievi continui anche di 5000 euro. “Ma io non ho un conto alle Poste di Roma, anzi non ho proprio nessun conto postale”, ha risposto ai funzionari. Da lì è iniziata la ricostruzione della vicenda. La gelese ha sporto denuncia in commissariato ma alla banca ed alle Poste di Roma ha dovuto anche spiegare che era impossibile quel giorno indicato che si trovasse nella capitale. Per il lavoro che svolge ha potuto dimostrare di essere proprio a Gela. La firma sui documenti postali era falsa ma i dati sensibili erano i suoi.
Una brutta vicenda su cui la polizia sta indagando.