Gela. L’approvazione in consiglio comunale della dichiarazione di dissesto non ha di certo fatto calare la soglia dell’attenzione. In municipio, quella finanziaria rimane la priorità assoluta. Si attende lo scadere dei dieci giorni dalla pubblicazione della delibera di approvazione per poi trasmettere tutto alla Corte dei Conti e al ministero, al quale spetta la nomina della commissione straordinaria di liquidazione. “Ci sono ancora tante cose da fare – spiega il sindaco Lucio Greco – per questo, è mia intenzione mantenere un profilo istituzionale, senza farmi distrarre da altro. Stiamo ragionando inoltre sulle soluzioni da attuare per arrivare ad un bilancio che ci permetta di avere una gestione ordinaria, anche se minima. C’è poi il rendiconto 2022 che va approvato. Chiaramente, aspetteremo pure la nomina della commissione straordinaria di liquidazione”. Il dissesto ha aperto l’ultimo scorcio della sindacatura dell’avvocato Greco e gli adempimenti, finanziari e non, si susseguiranno, a cominciare dal destino della municipalizzata Ghelas, stretto tra la proroga che andrà a scadere e un contratto del quale si parla da tempo ma che non è stato formalizzato. Il dialogo istituzionale con gli alleati viene garantito, nella prospettiva delle prossime tappe amministrative. Il sindaco Lucio Greco, per ora, non sembra farsi troppo condizionare dalle tante voci sulle mosse politiche da pianificare, con obiettivo le urne del prossimo anno. Negli ultimi giorni, i meloniani di Fratelli d’Italia, attraverso i vertici provinciali del partito, sono tornati ad alzare il muro. Non appoggeranno nessuna eventuale opzione di Greco bis. La ritengono una soluzione non ricompresa nella lista delle cose da fare. Il neo segretario provinciale della Dc Gero Valenza, invece, ha esordito sottolineando che in questa fase non possono esserci “preclusioni verso nessuno” e neanche quindi rispetto all’avvocato Greco. “Le dichiarazioni che arrivano dai responsabili provinciali di Fratelli d’Italia le trovo veramente singolari – spiega il sindaco – onestamente, voglio evitare di farmi tirare in queste polemiche. Le considero comunque valutazioni alimentate solo dalla volontà di una ritorsione personale nei miei confronti, portata avanti da personaggi che conosciamo bene. Non mi interessa la politica che mette veti esclusivamente di natura personale. Invece, su un piano strategico e puramente politico, ho trovato conducenti le parole del segretario della Dc, che giustamente, in questa fase, esclude che possano esserci vincoli o preclusioni. Il rapporto con gli alleati c’è sempre e tutti sappiamo che ci sono tante cose da fare. Sono sempre pronto a dialogare e a confrontarmi con chi vede la politica come servizio alla città e vuole dare un contributo, indipendentemente dalle appartenenze”.
Un concetto che il primo cittadino, la scorsa settimana durante la presentazione dei progetti di “Qualità abitare”, aveva espresso rivolgendosi al senatore del Movimento cinquestelle Pietro Lorefice, a sua volta presente all’incontro. In questa fase, sembra che il sindaco non voglia esporsi troppo e soprattutto non pare intenzionato a mettere in cima le questioni politiche. Certamente saranno affrontate a tempo debito, in un campo ancora non così ben delineato e lungo il cui perimetro il centrodestra potrebbe avere un peso non indifferente.