Gela. Lo spartito politico che va dalle “note” progressiste e fino a quelle civiche, senza tralasciare le espressioni di centro, è tra i più difficili da interpretare, almeno in questa fase. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, da settimane sherpa andato in avanscoperta, aprendo canali con tutti i gruppi di questa “costellazione”, sta già pianificando un nuovo giro di riunioni. L’obiettivo, di fatto, è un tavolo unico che apra ad una coalizione per le amministrative del prossimo anno, possibilmente con un programma e aspirazioni che tocchino almeno due mandati. Insomma, un progetto per dieci anni, se ce ne saranno le condizioni. Sicuramente, non sono i civici di “Una Buona Idea” a voler porre degli ostacoli. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano vuole sgomberare il campo da possibili fraintendimenti. “Una mia candidatura a sindaco imposta nel tavolo di centro? Non esiste – spiega – abbiamo partecipato alle riunioni nel massimo rispetto di tutti i componenti. Abbiamo anche accettato le legittime critiche per i trascorsi amministrativi del nostro movimento. Non ci siamo mai permessi di imporre alcunché. Ho invece fatto notare che ufficializzare il tavolo senza gli altri esponenti sarebbe stato solo divisivo. E’ inutile replicare più tavoli. Tutte le forze che sui temi per la città, a partire dai ragionamenti su come gestire la fase di dissesto, si ritrovano sulla stessa linea, devono sedersi intorno ad un unico tavolo. Penso sia necessaria una cabina di regia autorevole, con il Movimento cinquestelle e il vicepreisente Ars Nuccio Di Paola, con il Pd e con Italia Viva. Dobbiamo confrontarci tutti e alla pari. Io rispetto profondamente le forze che stanno partecipando al tavolo di centro. Noi ci riteniamo al loro stesso livello. Dobbiamo confrontarci tutti alla pari. Poi, spetterà al tavolo unico decidere il candidato a sindaco”. Di Stefano, anche in serata, è stato impegnato con il gruppo di “Una Buona Idea” e con quello di “Civico lab”, per la definizione delle tracce fondamentali da seguire sul piano programmatico. Blocca, già sul nascere, qualsiasi voce di fuga in avanti verso una candidatura a primo cittadino, che invece ritiene debba essere il passo finale di un confronto serrato ma senza divisioni o settarismi.
“Sostengo in pieno l’idea dell’onorevole Di Paola – ribadisce – tutti dobbiamo avere lo stesso potere decisionale e non voglio neanche rispondere a chi, forse per un mero errore di confusione, ha pensato che io volessi imporre una mia candidatura. Tutto questo non c’è mai stato e devo dire che non è per nulla vero”. I civici sembrano ancora più convinti che l’unica vera alternativa al centrodestra dei partiti e all’amministrazione Greco sia proprio una coalizione dai confini diffusi che metta insieme l’area civica, quella progressista e di centrosinistra e il centro che si rivede in questo progetto.