Tra Ars e strategie elettorali, Di Paola rilancia: “Vedrò di nuovo tutti, sintesi si può trovare”

 
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Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola

Gela. “Una sintesi si può trovare”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, in queste settimane perno politico tra più assi progressisti, civici e non solo, nei prossimi giorni è pronto ad un nuovo giro di incontri. “Vedrò ancora tutti”, sottolinea. E’ reduce da concitate giornate all’Assemblea regionale segnate dal sì dell’aula anche alle sue proposte, inserite nel maxi emendamento al vaglio del parlamento regionale. Così, ancora una volta ci sarà un contributo (stimato in duecentomila euro) per il Consorzio di bonifica locale che attraversa una delle fasi più buie di sempre. Centomila euro invece “andranno alla rete delle associazioni che operano per sostenere chi è più in difficoltà economicamente e si trova in condizioni di assoluta povertà”. Il parlamentare attende inoltre che l’Ars possa iniziare ad affrontare il lungo dibattito sulla legge finanziaria, tra dicembre e gennaio. Ricomprende la norma che destina ai Comuni costieri, con in testa Gela, le royalties per le estrazioni in mare. “Sarà una norma storica per il nostro territorio e devo dire che la sento mia”, aggiunge. Sul fronte politico, tiene duro lungo il versante di una coalizione ampia. “Dobbiamo dare spazio a tutti quelli che si riconoscono in questo progetto – conferma – non ci sono limitazioni. Chiaramente, ci rivolgiamo a chi non si rivede più in coloro che hanno governato la Regione negli ultimi venti anni, da Cuffaro a Lombardo passando per Saverio Romano. Non capisco come facciano esponenti politici del territorio a rivolgersi ancora a modelli che non hanno dato nulla alla nostra città. Poi, per il resto, non ci sono preclusioni”. Il parlamentare regionale ha già avviato contatti costanti con tutte le realtà che si rivedono nel civismo e nell’area progressista.

“Il tavolo di centro? Certamente, ci sono le condizioni per coinvolgere tutti – ribadisce – dobbiamo dare il giusto spazio e sono convinto che una sintesi si potrà realizzare”. Sono tanti i punti politici da vagliare. “Noto che c’è grande fermento e questo mi fa piacere – conclude – il fermento è tutto nell’area politica alla quale ci rivolgiamo. Nel centrodestra, invece, non percepisco nulla”. Sarà nuovamente il vicepresidente Ars a riaprire la ridda dei confronti, per arrivare ad un tavolo unitario “sui temi” che dovrebbe poi essere il campo definitivo per piantare i semi del programma elettorale.

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