Gela. Va avanti da oltre un mese. Uno sciopero della fame che gli ha fatto perdere una ventina di chili. L’imprenditore Emilio Missuto, nel camper usato per portare avanti la sua personale protesta, trova sostentamento quasi esclusivamente in succhi di frutta e integratori liquidi. Poco altro ma non ha intenzione di fermarsi. Il camper, ormai un mese fa, ha aperto i battenti per dargli un tetto, nel parcheggio adiacente palazzo di giustizia. E’ proprio alle istituzioni che Missuto e i suoi familiari si rivolgono. Le loro attività economiche sono state messe in ginocchio da una serie di crediti non percepiti e la stangata iniziale si materializzò proprio nel rapporto con un ente locale, in Sardegna. Non sono stati pagati i lavori che l’azienda effettuò, dando vita ad un procedimento giudiziario, in sede civile, che non si è ancora chiuso. Sono passati quasi vent’anni e ora a rischio ci sono pure le disponibilità personali dell’imprenditore e della famiglia. Lo stabilimento di contrada Sabuci, costantemente teatro di danneggiamenti e segnato da ripetuti furti, è stato in parte assegnato all’asta mentre Missuto ha mantenuto le attività restanti. Anche in questo caso, l’imprenditore ha segnalato una vendita a prezzi decisamente ribassati per uno stabilimento la cui realizzazione concentrò diversi milioni di euro. “Non mi fermo finché non ci saranno delle risposte – dice – fino ad oggi, abbiamo lavorato per ripianare l’esposizione debitoria ma non ci sono stati riconosciuti i nostri diritti. Aspettiamo crediti mancanti e pagamenti mai ottenuti. Vado avanti”. Nelle scorse settimane, l’imprenditore ha chiesto un incontro al prefetto di Caltanissetta e ai vertici del tribunale e della procura. E’ pronto a recarsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Anche durante la sua protesta, non sono mancati i furti nel sito di contrada Sabuci, tutti sempre denunciati. L’imprenditore non intravede altre soluzioni se non quella di mettere a repentaglio la sua salute pur di ottenere ciò che rivendica da anni.
Come pensare di fare l’imprenditore in Italia? Se poi i risultati sono questi.