Gela. Porto Rifugio e Tangenziale sono due interventi pubblici tanto attesi dal territorio che garantiranno al settore edile di affiancare gli investimenti del superbonus 110 per cento, ormai in dirittura di arrivo. Sono cifre e dimensioni non consuete per la città. “Abbiamo tutti la consapevolezza di quanto gli investimenti pubblici siano decisivi per dare ossigeno al comparto di riferimento, in particolare in settori come le costruzioni, importante anche per lo sviluppo del nostro mercato interno”, fanno sapere i segretari di categoria e confederali di Fillea Cgil (Francesco Cosca), Cgil (Rosanna Moncada), Filca CISL (Francesco Sodano), Cisl (Emanuele Gallo), Feneal Uil (Francesco Mudaro) e Uil (Salvatore Guttilla). Nei giorni scorsi è stato sottoscritto in prefettura il protocollo di legalità riguardante per i “Lavori di dragaggio del Porto Rifugio” che rientra nel programma infrastrutture strategiche. Il documento è propedeutico all’inizio dei lavori attesi da tempo. Il protocollo è stato firmato dal prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia e da Pasqualino Monti (Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale e soggetto aggiudicatore), Gaspare Russo (Direttore Centro per l’Impiego), Pietro Lo Nobile (Direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro) e dalle stesse rappresentanze sindacali. L’adozione del protocollo di legalità comporta clausole specifiche di impegno da parte del soggetto affidatario a denunciare eventuali tentativi di estorsione e le cui prescrizioni sono vincolanti, oltre che per il soggettoa ggiudicatore, anche per l’affidatario. Sono tenuti a trasferire i relativi obblighi a carico delle imprese appartenenti alle relative filiere e interessate a qualunque titolo alla progettazione-realizzazione dell’opera.
L’altra notizia rilevante è il definitivo affidamento della tangenziale, quasi 400 milioni di euro l’investimento complessivo, che si configura come un asse di circonvallazione a nord di Gela. La nuova opera consentirà il collegamento tra la Strada Statale 626 della “Valle del Salso” e la tangenziale di Gela. “Insomma, il settore edile sta attraversando nel nostro territorio un momento storico unico caratterizzato dallo stanziamento di una quantità di risorse che prima d’ora non si era mai vista, e le prospettive per il futuro e di conseguenza le occasioni per i lavoratori e gli operatori economici, sono davvero grandiose. La costruzione e il rinnovamento delle infrastrutture occupano una posizione di rilievo e sono considerate la chiave per la ripartenza del paese. La loro grande importanza risiede nella capacità di moltiplicare le risorse investite in termini di Pil e di posti di lavoro, una caratteristica sottolineata da diversi economisti. Per quanto riguarda i posti di lavoro la costruzione di questi lavori permette di conseguire risultati positivi sia a breve termine, grazie alla richiesta di risorse umane, sia nel lungo periodo. In sostanza, investire nelle opere pubbliche, e in particolare nelle infrastrutture, significa gettare le fondamenta per generare ricchezza e per risolvere, almeno in parte, le criticità occupazionali che caratterizzano il nostro territorio. Ecco, perché, in questa direzione bisognerà dare un impulso decisivo per l’inizio dei lavori dopo avere assolto agli ultimi adempimenti procedurali”, spiegano i segretari.