La sfiducia alla Ascia? Lei attacca, “magari è una manovra della giunta…”: no dei grillini alla vicepresidenza

 
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Gela. Firme, mosse politiche e nuovi, possibili, scenari. Dietro alla paventata richiesta di sfiducia del presidente del consiglio comunale

Alessandra Ascia, ci sono tanti incastri che, però, non appaiono ancora così collaudati.

“Io lavoro solo per il consiglio comunale”. Nelle scorse ore, il primo passo lo hanno mosso consiglieri come Carmelo Casano, Giovanni Panebianco, Giuseppe Guastella e Cristian Malluzzo, assolutamente contrariati dalla linea assunta dal presidente Alessandra Ascia nel gestire i lavori d’aula e i rapporti con l’assise civica. “Stiamo valutando tutto – ha detto proprio Carmelo Casano – non c’è nulla di personale nei confronti del presidente Alessandra Ascia ma ci sono condizioni che non possono più essere sostenute”. Il presidente, intanto, aspetta i prossimi sviluppi. “Io mi preoccupo del consiglio comunale e sono sempre stata in prima linea quando si è trattato di difendere l’assise civica – dice – non a caso, i rapporti con l’amministrazione comunale non sono affatto dei migliori. Non gradisco l’atteggiamento di sottovalutazione che il sindaco e i suoi assessori mantengono nei confronti dell’istituzione consiglio comunale. La sfiducia? Se arriverà in aula una proposta, verrà valutata. Non vorrei, però, che queste iniziative facciano solo il gioco dell’amministrazione comunale. Magari, la giunta non gradisce la mia difesa del consiglio comunale né i miei continui avvisi finalizzati a rendere partecipe quest’istituzione rispetto alle scelte assunte dall’amministrazione comunale”. Da quanto trapela, però, il posto della Ascia potrebbe essere una questione tutta interna al Partito Democratico.

L’offerta ai grillini. Una cosa è certa, le prime verifiche politiche, con tanto di proposte, più o meno condivise, sono già partite. Addirittura, nel ballo finiscono anche i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle. A Virginia Farruggia, presidente della commissione comunale ambiente e sanità, è stata proposta la vicepresidenza del consiglio comunale, in sostituzione dell’esponente del Megafono Maria Pingo. La presidenza dell’eventuale post-Ascia, invece, dovrebbe sempre parlare la lingua del Partito Democratico. “Non lo nascondo – dice Virginia Farruggia – una proposta di vicepresidenza è arrivata. Il Movimento cinque stelle, però, non è assolutamente interessato a questi scontri che sono soprattutto interni al Pd. Non vogliamo posti al sole né li abbiamo mai chiesti”. Insomma, non tutto sembra filare per il verso giusto tra gli scranni dell’aula consiliare. 

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