Gela. Il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Manfria, autorizzato dalla Prefettura, non differenzia i rifiuti. I solleciti a rispettare il conferimento del servizio di raccolta dei rifiuti affidato alla società campana Tekra, appartenente al gruppo balestrieri, vengono regolarmente ignorati dal responsabile del Cas, allestito nell’ormai ex albergo “Villa Daniela” e gestito dalla cooperativa “Progetto Vita”.
Nel piazzale interno alla struttura della zona balneare, inoltre, è stato abbandonato un pulmino della Polizia di Stato a ridosso dei cumuli di immondizia. Lo stesso è senza targhe e fari ma con ancora le sirene di emergenza sul tetto. Da alcune indiscrezioni, pare che il mezzo sia stato acquistato in un’asta giudiziaria e successivamente abbandonato.
Sul Centro di accoglienza straordinaria erano stati i residenti di Manfria ad accendere i riflettori evidenziando la necessità di istituire un presidio permanente da parte delle forze dell’ordine, istanza attualmente ignorata. Come del resto l’attivazione di numerosi servizi di accoglienza evidenziati anche dal sito “Siciliamigranti”.
Oltre alla presenza di cumuli di immondizia si parla di camere da 5 posti letto e un solo bagno, prive di televisione, spazio comune e wifi.
A disposizione dei 150 immigrati ci sarebbe un corso di italiano e l’assistenza sanitaria, ma nessuna assistenza legale e psicologica.
Abbiamo cercato inutilmente di contattare telefonicamente un responsabile della cooperativa “Progetto Vita”. Rimaniamo a disposizione per un ulteriore chiarimento.