Gela. Si aspettava un ruolo diverso per la rappresentanza cittadina ma alla fine l’ex parlamentare Ars Pino Federico non intende alimentare conflitti interni alla Dc, che oggi ha eletto Gero Valenza. Sarà l’ex sindaco di Mussomeli a guidare il partito provinciale. La candidatura di Federico c’era ma le condizioni si sono rivelate non confacenti. “Mi è stata chiesta una disponibilità e l’ho data – dice – però, andare avanti con due candidati alla segreteria avrebbe significato spaccare il partito. Noi invece siamo per una Dc compatta che si appresti ad affrontare sfide importanti come le prossime elezioni amministrative a Gela, a Caltanissetta e a Mazzarino. Vincitori e vinti? Noi abbiamo votato per Valenza che è stato eletto all’unanimità. E’ giusto così. Mi rammarica solo il fatto che Gela, nel contesto complessivo del centrodestra, non abbia più alcuna rappresentanza. I partiti hanno guide di altre città. Nella Dc, Gela ha assicurato il numero maggiore di tessere ed è la città più grande della provincia. Forse, avremmo potuto ragionare trovando una sintesi. Però, non è una polemica verso nessuno. Il partito vada avanti unito”. I cuffariani da mesi si rapportano con il resto del centrodestra territoriale e l’accelerazione c’è stata dopo l’uscita dalla giunta Greco. Federico è convinto che l’alleanza possa vedere la luce. E’ molto più scettico invece su un’eventuale “liaison” tra la coalizione e il sindaco Lucio Greco. “Ad oggi, non ho mai partecipato a tavoli o riunioni del centrodestra – precisa Federico – però, sento regolarmente gli esponenti dei vari partiti e leggo le interviste. Fratelli d’Italia, Forza Italia, la Lega e la stessa Dc hanno sempre escluso qualsiasi ipotesi Greco. Quindi, non capisco quale partito possa presentarlo per una ricandidatura. Il centrodestra è uno solo. Non mi pare possa essercene un altro. Lo stesso Mpa ha espresso posizioni che non vanno per nulla verso il sostegno ad una ricandidatura. Poi, chiaramente, il sindaco ha un suo movimento e una sua lista, ma si tratta di situazioni diverse che non riguardano il centrodestra”. Più in generale, l’ex parlamentare regionale è comunque consapevole, indipendentemente dagli scenari di area, che una possibile vittoria del centrodestra aprirebbe una fase amministrativa non semplice. “Il dissesto? Sicuramente, non sarà facile – dice inoltre – però, le soluzioni si possono trovare. Serve grande responsabilità verso la città. Bisogna sedersi intorno ad un tavolo e costruire una coalizione vincente che sia chiara anzitutto nei confronti dei cittadini. Si devono sfruttare i fondi europei e non perdere altre risorse”. Lo scenario di piena crisi finanziaria che da un anno affligge il municipio, per l’esponente cuffariano non può essere una conseguenza a sé stante. Individua responsabilità del sindaco Greco e della sua amministrazione, anzitutto rispetto a ciò che non si è fatto prima della flessione di bilancio.
“La crisi finanziaria si è concretizzata nell’ultimo anno – conclude – ma nei tre anni precedenti, mi chiedo, perché non si è proceduto con i concorsi per il personale? Perché si è persa l’opportunità di assumere nuovi agenti di polizia municipale, senza sfruttare la norma varata dal governo nazionale? La Corte dei Conti , inoltre, già da tempo segnalava criticità pesanti. Normalmente, lo dico da ex amministratore, quando ci si insedia, i primi atti riguardano una valutazione complessiva del bilancio e una ricognizione del personale. Non si possono addossare colpe su altri. Chi amministra fa le scelte e gli stessi dirigenti vengono indicati da chi amministra l’ente. Inoltre, non si può scaricare tutto sulla Regione, accusata spesso di tagliare finanziamenti, se si fa fatica a concretizzare progetti esecutivi”. La disamina di Federico lascia pochi spazi ai dubbi e ne concede ancora di meno ad un’eventuale “scalata” del primo cittadino al centrodestra, in un potenziale progetto di ricandidatura.
Se ancora gente come Pino Federico torna alla ribalta in politica a Gela… Siamo davvero senza speranze. Questo tizio è stato presidente della provincia e ha acceso un contratto con caltaqua 30ennale…. Praticamente irrevocabile. Inutile… Spariscono per un po’ ma poi come se nulla fosse tornano nonostante non abbiamo mai fatto nulla per la città. Anzi no… Dopo aver fatto danni.
ancoraaaaaa bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa