Gela. Le accuse non hanno superato il vaglio dibattimentale. E’ stata pronunciata l’assoluzione per una coppia di ex coniugi. Furono ritenuti direttamente coinvolti nel furto di somme di denaro, a danno di un anziano. Entrambi lavoravano a suo servizio, nell’abitazione dell’uomo. Venne accertato un ammanco e le attenzioni si concentrarono su di loro. Nel corso delle indagini, si sviluppò attività di verifica su file video e audio ma in giudizio questi elementi non hanno retto. I difensori, gli avvocati Filippo Spina e Angelo Licata, hanno ribadito l’assenza di conclusioni certe e soprattutto di rimandi ad un eventuale coinvolgimento diretto dgli imputati. L’abitazione dell’anziano, è stato sottolineato, era comunque frequentata da altre persone e da familiari.
Per la procura, al termine del dibattimento, sono comunque emersi riscontri e la richiesta di condanna è stata ad otto mesi ciascuno. Anche la parte civile (con l’avvocato Lia Comandatore), in rappresentanza dell’anziano, ha insistito su un nesso tra il denaro sparito e la presenza degli imputati. Collegamento invece contestato dalle difese. Il giudice Eva Nicastro ha concluso con un dispositivo di assoluzione.