Beni confiscati ai clan, riparte iter per l’affidamento a fini sociali: pubblicata manifestazione di interesse

 
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Gela. A Palazzo di Città, da diverse settimane e nonostante la fase piuttosto delicata della crisi finanziaria, è in corso un’attività complessiva di ricognizione dei beni dell’ente, soprattutto strutture date in gestione a terzi. La scelta di arrivare ad una razionalizzazione è stata assunta dal sindaco Lucio Greco e dall’assessore Antonio Pizzardi. Quest’ultimo, insieme agli uffici del settore, sta lavorando al piano delle alienazioni. Un dossier sicuramente delicato è quello dei beni confiscati ad esponenti dei clan. Dopo anni di stasi, riprendono le procedure per affidarli con finalità sociali. E’ stato pubblicato un primo avviso che riguarda il complesso di beni confiscato a Salvatore Murana. A fine settembre, era stato disposto lo sgombero di alcuni di questi, a ridosso della Gela-Catania. Sono stati pubblicati gli atti e la manifestazione di interesse. Associazioni e gruppi che operano con finalità sociali e di sostegno a soggetti più deboli o in difficoltà, potranno avanzare eventuali domande per gestire gli immobili. Chiaramente, verrà vagliata con attenzione la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla normativa in materia. Cinque anni fa, l’allora giunta Messinese deliberò di procedere con la manifestazione di interesse per un totale di quarantasei beni immobili confiscati ai clan. Le procedure però non si svilupparono. La prefettura di Caltanissetta segue da tempo questo particolare aspetto e non a caso ha anche coordinato attività di sgombero di immobili confiscati, in città risultati ancora occupati da chi avrebbe dovuto lasciarli. Gli immobili che ora saranno al centro della manifestazione di interesse sono nella piena disponibilità del patrimonio comunale, dopo la confisca definitiva. “E’ stato un lavoro sicuramente molto complesso – dice l’assessore Pizzardi che si è rapportato sul tema con il sindaco – abbiamo sviluppato queste procedure nel pieno rispetto di ciò che prevede la normativa in materia e seguendo le indicazioni che sono pervenute dalla prefettura di Caltanissetta, sempre attenta. Nonostante le difficoltà finanziarie dell’ente, vogliamo lanciare un messaggio e fare in modo che gli immobili possano dare frutti sociali e nuove opportunità a tutto il territorio”.

L’avviso è stato definito sulla base delle valutazioni condotte dal rup Santi Nicoletti e dal dirigente ad interim, il segretario generale Carolina Ferro. L’affidamento dei beni confiscati ad esponenti ritenuti vicini ai clan, una volta formalizzato, avrà durata non inferiore a tre anni. Chi avanzerà richiesta dovrà fornire un progetto completo delle attività che si intendono portare avanti e delle ricadute che avranno in termini appunto sociali e di sostegno. Per i beni oggetto di questa prima manifestazione di interesse le istanze vanno trasmesse a Palazzo di Città entro il 16 novembre.

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