Gela. Andrà in aula all’Ars, come norma inserita nella legge finanziaria. La disciplina che permetterà ai Comuni di Gela, Licata e Butera, di incassare le royalties estrattive dal progetto “Argo-Cassiopea” è prevista nel testo definitivo. Non solo l’investimento di Enimed, dato che la norma fa riferimento ad ogni intervento che venga realizzato lungo le coste locali. Il governo regionale ha scelto di inserirla e sottoporla al voto del parlamento siciliano. “Finalmente la nostra norma che non aveva trovato spazio nel collegato alla finanziaria di giugno approda nella manovra di stabilità approvata in queste ore dalla giunta. Parte delle royalties, provenienti dalle estrazioni di gas a mare, andranno ai Comuni costieri su cui ricadono gli effetti negativi di queste operazioni, come quelli di Licata e Gela”, spiegano i parlamentari Ars Nuccio Di Paola e Angelo Cambiano. I Comuni sulla cui costa ricadranno le attività di Enimed otterranno “fino ad un massimo del trenta per cento dell’aliquota spettante alla Regione Siciliana sulle nuove produzioni a partire dall’anno 2024”, così riporta il testo dell’articolo. “La quota spettante agli enti viene stabilita annualmente con delibera della giunta regionale”, è precisato.
“Se si pensa – dicono i parlamentari pentastellati – che per il progetto estrattivo “Argo-Cassiopea” è prevista l’estrazione di 10 miliardi di metri cubi di gas, è facile intuire che ai Comuni interessati andrebbero cifre notevoli, valutabili nell’ordine di 20 milioni di euro l’anno. Si tratta di una grossa boccata di ossigeno per questi enti”. L’iniziativa è stata bipartisan, condivisa dai sindaci dei tre Comuni e da forze politiche eterogenee (come i civici di “Una Buona Idea”). Da tempo, il sindaco Lucio Greco sponsorizza il “modello Basilicata”, con incentivi per il territorio e appunto royalties da destinare allo sviluppo e al risanamento.